Il risotto alle erbe spontanee di marzo

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Il risotto alle erbe spontanee primaverili, come il tarassaco
Il risotto alle erbe spontanee primaverili, come il tarassaco
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La primavera si avvicina e con lei i nostri prati iniziano a colorarsi di erbe spontanee. Qualunque sia il colore della nostra zona (arancione o addirittura rossa), se abbiamo in giardino o vicino a casa un piccolo prato sicuramente potremo imparare a riconoscerne le erbe spontanee e a utilizzarle in cucina. Per esempio, per la preparazione di un risotto primaverile! Vediamo come, insieme a www.risotto.us, la testata dedicata interamente a riso e risotto con una ricetta al giorno e un comodo motore di ricerca per ingrediente. 

Le erbe spontanee primaverili, oltre ad avere dei fiori belli e colorati, hanno anche diverse proprietà benefiche. Le più famose sono le ortiche, che si abbinano benissimo al risotto con i formaggi e sono ricche di acido folico e ferro, o il tarassaco, conosciuto anche come dente di leone.

C’è poi la borragine, di cui si utilizzano i semi, le foglie e i fiori, ricchi di acidi grassi polinsaturi e dalle proprietà antinfiammatorie. Preparare il risotto alla borragine è facilissimo, basta sbollentare e tritare finemente le foglie e saltarle in padella prima di iniziare la classica ricetta del risotto: con i fiori si potrà decorare l’impiattamento. Se invece preferite un piatto freddo, come l’insalata di riso, potete abbinarci l’aneto (come nell’insalata di riso con salmone e aneto) utilizzato anche per preparare sottaceti, insaporire il pesce o impastare il pane.

Come preparare il risotto al tarassaco

Ingredienti per 4 persone:

320g di riso Arborio

150g di foglie e fiori di dente di leone o altre erbe spontanee

1,5l di acqua

parmigiano grattugiato

burro

miele di tarassaco (o altri fiori) qb

olio, sale e pepe qb

Raccogliamo foglie e fiori di tarassaco, laviamoli bene con un’aggiunta di bicarbonato per disinfettare. Tritiamoli insieme e creiamo un pesto, aggiustando di olio, sale e pepe. Questa volta non prepariamo il brodo vegetale, ma utilizziamo al posto del brodo l’acqua bollente, in modo da non alterare i sapori. Tostiamo quindi il riso a secco, senza soffritto, né olio né burro. Aggiungiamo quindi gradualmente mestoli di acqua bollente fino a portare il riso a cottura. Quando i chicchi saranno al dente, aggiungiamo il pesto di tarassaco. A fuoco spento mantechiamo energicamente con parmigiano e burro, lasciamo quindi riposare il risotto con il coperchio per qualche minuto. Prima di servire, decoriamo con qualche dente di leone e ultimiamo con del miele, che con la sua dolcezza bilancerà il retrogusto amaro delle erbe spontanee!