Novara: 40enne in manette per atti persecutori

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Quarantenne in manette per stalking. L’arresto, eseguito dagli agenti della Squadra Mobile e delle Volanti della Polizia di Stato nella zona della Rizzottaglia, conferma l’attenzione particolarmente alta della Polizia a tutela delle donne vittime di stalking e di violenza di genere.

A essere arrestato A.F., cittadino egiziano, non regolare sul territorio nazionale, con diversi precedenti penali e di polizia. L’uomo si è reso responsabile di atti persecutori nei confronti della propria ex compagna, una ragazza italiana di soli diciotto anni.

La vittima, a seguito delle prevaricazioni subite nel corso della convivenza, aveva tentato di troncare il rapporto, ma la decisione non era stata accettata dall’uomo, che aveva iniziato a perseguitarla. Sono iniziati così minacce telefoniche ripetute e molto gravi, l’invio di messaggi denigratori e l’uomo è arrivato anche a presentarsi fuori dall’abitazione della giovane, urlando e battendo contro la porta d’ingresso.

La ragazza si è rivolta così all’Ufficio Denunce della Questura di Novara, dove ha trovato il coraggio di raccontare quanto le stava accadendo. Gli addetti alla sezione specializzata della Squadra Mobile hanno immediatamente avviato le indagini, coordinate poi dalla Procura di Novara, che aveva aperto un procedimento penale a carico dell’uomo.

Gli atteggiamenti messi in atto dal 40enne hanno prodotto gravi conseguenze psicologiche nella vittima. Viveva in un costante stato di ansia. La giovane aveva raccontato di non avere più il coraggio di uscire da sola, neppure per recarsi a casa della sua più intima amica o per accompagnare a scuola la sorellina.

L’uomo, convinto della propria impunità in quanto difficilmente reperibile (non avendo una stabile dimora in Italia), ha continuato, spiega la Polizia, “le condotte persecutorie con modalità maniacale e sistematica, rendendosi sempre più pressante e proferendo minacce sempre più gravi nei confronti sia della ex fidanzata sia all’indirizzo della sua famiglia”, determinando un vero e proprio clima di terrore oltre a presentarsi sotto casa e nei luoghi dove poteva incontrarla.

Tutto questo fino alla mattina di mercoledì scorso, quando gli uomini della Polizia di Stato sono riusciti a sorprenderlo mentre seguiva la vittima, che stava accompagnando a scuola la sorellina minore.

All’udienza di convalida dell’arresto nei confronti dell’uomo è stata disposta la custodia cautelare in carcere. Espiata la pena, il 40enne sarà rimpatriato verso il Paese d’origine.