Ripresa attività e spostamento pendolari delle FS

0
[bsa_pro_ad_space id=2]

S‘interrogano come muoversi alla ripresa dell’attività per la “Fase 2”, che dovrebbe essere fissata per il 3 maggio, i pendolari delle varie linee ferroviarie Milano–Domodossola, Arona–Novara, Milano-Novara e Domodossola–Novara L’assessore ai Trasporti della Regione Lombardia, Claudia Maria Terzi, aveva chiesto ai vari comitati di esprimersi in proposito per poi prendere una decisione che potesse andare incontro alle esigenze di tutti: «In questo momento in cui il nostro territorio sta volgendo lo sguardo alla ripresa delle attività produttive, economiche, scolastiche e sociali, Regione Lombardia ha avviato il confronto con diversi soggetti istituzionali del trasporto pubblico, raccogliendo proposte ed esigenze. Ho chiesto pertanto ai rappresentanti degli utenti che utilizzano il trasporto pubblico, di inviarmi un contributo sull’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico, alfine che si possa accompagnare in modo adeguato e sicuro la ripresa delle attività nella nostra Regione» questo il messaggio dell’Assessore. Non si è fatta attendere la risposta con la lettera dei comitati alla cui redazione ha collaborato l’avvocato Lisa Tamaro, referente per le linee tra Vco e Novarese verso la Lombardia e segretaria del “Comitato Ferrovie e Pendolari”:<Per prima cosa è necessario garantire la sicurezza dei viaggiatori che dalla ripartenza sia disponibile al 100 % sulle tratte e non al 25 % come da febbraio sino ai nostri giorni. Non si potrà derogare per quanto riguarda il distanziamento tra le persone trasportate. Si chiede una manutenzione e una igienizzazione delle carrozze per evitare il rischio sanitario e che venga assicurata la massima affidabilità e funzionalità dei treni, in quanto una soppressione o un guasto in linea potrebbero avere drammatiche ripercussioni sulla prevenzione dei contagi. In particolare dovrà essere garantita la massima pulizia e la sanificazione. Si rende necessario porre attenzione sugli impianti di ventilazione delle carrozze, apparati che non servono solo al riscaldamento o alla refrigerazione nella stagione calda, bensì al ricambio di aria pulita, per questo non vanno spenti nella stagione intermedia. Trenord ha avuto due mesi di tempo per porre mano al materiale rotabile, sarebbe responsabilità gravissima se la manutenzione fosse ancora insufficiente>. Nel documento i pendolari chiedono espressamente garanzie sulla prevenzione del contagio: «Dovranno essere disponibili sui convogli tutti i dispositivi raccomandati dalle Autorità Sanitarie, quali mascherine,  guanti, gel igienizzante, nonché i raccoglitori per i rifiuti. Non siamo d’accordo sui posti prenotati difficilmente gestibili, piuttosto l’attivazione al 100 % dei servizi e la loro affidabilità. Dove possibile piuttosto l’aumento dei convogli, in particolare negli orari di elevato affollamento». I pendolari si preoccupano poi degli abbonamenti non fruiti: «Riteniamo doveroso  che oltre al rimborso degli abbonamenti non fruiti venga prolungata l’attività degli annuali di tutti i tipi e integrati pari al tempo del periodo in cui non sono stati utilizzati». Nel comunicato si legge poi una richiesta di un certo interesse: «Milano è una città di affari e turismo, in questo momento ha un notevole numero di alloggi e strutture ricettive sottoutilizzati, si studi la possibilità di fornire contributi a lavoratori e studenti provenienti da fuori Milano per affitti agevolati». I rappresentanti dei pendolari auspicano a breve un incontro, anche in videoconferenza, con l’assessore Terzi e con Trenord per un dibattito costruttivo sulle richieste avanzate.