Si era lanciato contro il portone del Comune, il giudice riqualifica il reato. Il 38enne resta in carcere

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Il Giudice per le indagini preliminari (Gip) Andrea Guerrerio ha riqualificato le accuse contestate a Marco De Felice, il 38enne che sabato intorno alle 13 si è lanciato con la vettura della madre contro il portone del Comune di Novara per protesta. La decisione è giunta oggi, mercoledì 4 agosto, dopo che nella giornata di ieri, martedì 3, l’uomo, uscito dall’ospedale e portato in carcere, è stato ascoltato dal Gip per oltre un’ora durante l’interrogatorio in via Sforzesca. Ad assistere il 38enne, l’avvocato Maurizio Antoniazzi. 

Il gip ha riqualificato il reato in danneggiamento e in minaccia aggravata. Ha quindi poi accolto la richiesta di custodia cautelare proposta dal pm Giovanni Castellani. «Eliminato – commenta l’avvocato Antoniazzi – il reato di tentato incendio. Il fatto, quindi – sostiene il legale – è stato ridimensionato. Il mio assistito non voleva incendiare il palazzo comunale. Siamo soddisfatti di quanto deciso dal gip». Il 38enne resterà in carcere, «in quanto non ha una residenza dove poter trascorrere gli eventuali domiciliari. In attesa di trovare una sede dove il mio assistito possa trascorrere i domiciliari, andrò comunque al riesame», commenta l’avvocato Antoniazzi.

Il 38enne, durante l’interrogatorio, ha riferito come non volesse fare male a nessuno. Ha spiegato, rileva ancora il legale, «come abbia atteso che transitassero alcuni passanti, per poi lanciarsi contro il portone».