Giovedì 10 la storia di fra Dolcino al teatro Faraggiana

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Giovedì 10 settembre, alle 21, arriva finalmente al teatro Faraggiana lo spettacolo di Piepaolo Sepe sulla storia di fra Dolcino, “Margherita della parete calva”. L’ingresso, a posto unico, è a 10 euro.

Dopo il successo della versione teatrale de “Il nome della rosa” di Umberto Eco, ecco dunque il nuovo spettacolo che racconta la verità sull’eresia e gli errori di fra Dolcino, riportati dall’inquisitore Bernardo Gui, lo stesso che appare nel romanzo di Eco. Produzione dello spettacolo, Provincia Autonoma di Trento e Regione Piemonte, regia Pierpaolo Sepe, con Guido Tonetti. Lo spettacolo è stato scritto da Gianni Lucini.

Anno 1307: Frà Dolcino, che la chiesa di quel tempo vedeva come il “diavolo eretico” e guida della setta degli Apostolici, insieme alla sua fedele compagna Margherita da Trento e ai pochi rimasti vivi con lui, sono appena stati sconfitti dalle truppe inviate dal Papa Clemente V. La loro lunga marcia spirituale, da Parma, dove tutto ebbe inizio, attraverso parte dell’Emilia, del Trentino e della Lombardia, si è conclusa sul monte Rubello dopo un estremo tentativo di resistere sotto la Parete Calva in Valsesia.

Avevano trovato ospitalità, comprensione e aiuto fra i monti di quella valle, ma non si può dimenticare che, contro gli Apostolici, era stata bandita una vera e propria crociata: tutti dovevano morire secondo l’ordine del potere ecclesiastico e dell’Inquisizione. È una drammatica notte di stenti e fatica quella nella quale Margherita da Trento, compagna di Dolcino con il quale ha diviso sogni, speranze e vita, viene catturata e condotta nel carcere dove si troverà ad affrontare l’Inquisizione. Margherita, senza lasciarsi lusingare da nessuna forma di fama e ricchezza, difende fino all’estremo ciò in cui crede, ci dice qualcosa di grande sul valore della speranza che va al di là della morte. Ma “Margherita della Parete Calva” vuole essere anche una attenta riflessione sulla donna e la sua condizione, e non solamente negli anni in cui si svolse la vicenda ma soprattutto nella società contemporanea, sulla violenza fisica e morale che è sempre stata costretta a subire, su quello che invece dovrebbe rappresentare, sulla sua profonda interiorità e la sua inesauribile capacità di offrire tutto di sé.