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Preghiera e digiuno per la pace. Perché le armi smettano di tuonare in tutto il mondo e soprattutto in Ucraina, dove l’invasione russa sta riportando sull’Europa spettri che sembravano spariti da oltre 70 anni.

Sarà questa la cifra di questo 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri, che apre il cammino quaresimale verso la Pasqua (Qui la presentazione del percorso di animazione per rgazzi, famiglie e parrocchie proposto dalla diocesi di Novara).

L’invito è arrivato dal Santo Padre: «Prego – ha detto – perché tutte le parti coinvolte si astengano da ogni azione che provochi ancora più sofferenza. Vorrei appellarmi a quanti hanno responsabilità politica perché facciano un serio esame di coscienza davanti a Dio», rivolgendo, poi, un appello a «credenti e non credenti», perché questo 2 marzo sia una giornata di preghiera e digiuno: «Gesù ci ha insegnato che all’insensatezza diabolica della violenza si risponde con le armi di Dio, con preghiera e digiuno».

Un invito rilanciato dal nostro vescovo Franco Giulio, perché «La nostra preghiera sia anche un segno di vicinanza alla numerosa comunità ucraina presente in diocesi e alla parrocchia della Natività di Maria Vergine, presso la chiesa del Carmine a Novara, che appartiene all’Esarcato Apostolico per i fedeli cattolici ucraini residenti in Italia, ed è retta da don Yuriy Ivanyuta, che da tanti anni svolge il suo ministero nella nostra diocesi».

Mons. Franco Giulio Brambilla celebrerà il rito delle Ceneri in cattedrale alle 18, inaugurando il percorso di arte e cultura Passio 2022, dedicato al tema della “città”, della comunità, che rinasce. Con un sogno di pace.