Premosello, il sindaco Monti: «Vissuto momenti drammatici. Chiedo nuovi tamponi»

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Il primo cittadino Giuseppe Monti dopo la riapertura della Casa di Riposo avvenuta ieri lasciando oggi la casa di riposo di Premosello,  dopo 16 giorni di quarantena trascorsi nella struttura con una parte del personale e gli ospiti scrive un post di aggiornamento su facebook.

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Nello scritto chiede Asl e all’Unità di Crisi della Regione Piemonte che vengano effettuati agli ospiti della casa di riposo i tamponi di verifica, visto il periodo trascorso dai primi esiti positivi.  Dalla parole del  post di oggi traspare tutta la tensione emotiva di chi ha vissuto a stretto contatto con il dramma del coronavirus.

«Ho  potuto constatare, di persona – scrive Monti – la violenza e l’imprevedibilità di questo virus, che è sicuramente e drammaticamente, talvolta letale per quelle persone anziane e con patologie croniche personali che si trascinavano da anni».

La struttura di Premosello-Chiovenda una delle prime ad aver effettuato 143 tamponi, in stretta collaborazione con Asl, ha scoperto molti operatori e ospiti positivi al virus pur essendo gli stessi asintomatici.

«Durante i giorni che ho trascorso all’interno della struttura – scrive – ho vissuto momenti drammatici, di pura emergenza, abbiamo avuto purtroppo 10 decessi di anziani legati al Coronavirus, con a disposizione un numero di personale ridotto a causa della positività al tampone».  Il primo cittadino evidenzia inoltre situazioni di persone negative in mutua. «Certo è – scrive – che i bravi soldati si vedono non in tempo di pace, ma in tempo di guerra , io ho visto in massima parte bravi soldati per di più volontari, ma anche qualche situazione che francamente non ho condiviso».

Il primo cittadino segnala poi come la decisione di chiudere la struttura abbia portato ad una riduzione dei positivi. «Non si sono aperti focolai in  paese – precisa – e pertanto oggi contiamo 56 positivi, di cui 35 tra gli ospiti i e il resto tra il personale della RISS di Premosello Chiovenda, che sono 11,  e il resto tra i cittadini».  Il sindaco ha parole di vicinanza per i parenti degli ospiti, deceduti e per  chi sta lottando con la malattia.  Infine ringraziando il dottor Edoardo Quaranta  che ha effettuato i primi tamponi di controllo sulla positività o meno  chiede  all’Asl nuovi tamponi.

«Questi accertamenti – scrive – ci consentirebbero di dividere gli ospiti guariti da quelli che sfortunatamente fossero ancora positivi, riportare gli ospiti trasferiti a Miazzina nella nostra struttura, alleggerendo il carico di lavoro anche in quella struttura.  Ho affrontato questa emergenza – conclude il sindaco –  cercando di coniugare il bene della struttura, con quello delle mie tre Comunità, ho avuto al mio fianco delle persone fantastiche, le Coordinatrici, le infermiere, gli OSS, gli addetti ai servizi accessori, sia dipendenti Comunali che dipendenti della Cooperativa KCS Caregiver che si sono prodigati fino all’estremo per assistere i pazienti, affrontando una situazione completamente nuova; ho visto operatori e infermiere stremate a fine turno, a loro unitamente al dottor  Pasquale Nicolò nostro medico di base e agli altri medici va il mio caloroso ringraziamento per quello che hanno fatto e che continuano a fare per gli ospiti della struttura, sono persone fantastiche».