Primo giorno dell’anno a Novara con la Marcia della Pace di Sant’Egidio

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Daniela Sironi alla Marcia della Pace 2022
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“Nessuno può salvarsi da solo. Ripartire dal Covid-19 per tracciare insieme sentieri di pace”. È questo il messaggio di papa Francesco per la 56esima Giornata Mondiale della Pace, che ricorre il primo gennaio. Un messaggio che farà proprio anche la Comunità di Sant’Egidio che, a Novara, riproporrà l’appuntamento con la Marcia della pace per le strade del centro città.

Una manifestazione sempre molto sentita e che, nelle precedenti due edizioni, a causa della pandemia, era stata sostituita da un presidio fisso, da una Standup4Peace. Non una marcia tutti insieme, dunque, ma un ritrovarsi, nel cuore di Novara, per una preghiera e un appello alla pace.

Quest’anno, invece, si torna, finalmente, a marciare. Un corteo colorato per dire no a ogni guerra, per richiamare l’attenzione alla pace, al deporre le armi. Partenza da piazza Cavour alle 16 e arrivo, «in un luogo – spiega Daniela Sironi, responsabile regionale della Comunità di Sant’Egidio – dal forte valore simbolico, nel cortile del Castello, che, negli anni dell’occupazione nazista, era diventato un carcere. A pochi passi da piazza Martiri, che indica la ferocia con cui il regime si era espresso. Un modo per ricordare anche quelle vittime di violenza, per far sì che non si ripeta. Non viviamo solo per noi stessi, ma anche per il futuro, per gli altri». Una Marcia che quest’anno assume un valore importante, a fronte di una guerra «così vicina a noi, a pochi passi dal nostro Paese. Occorre riflettere sulla pace – riferisce Sironi – metterla al centro delle azioni politiche. Occorre l’impegno di tutti per arrestare la violenza, un qualcosa cui, a volte, sembra ci si stia abituando».