Borgomanero: la “Torretta” di via Arona dalla mafia a uso pubblico

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Borgomanero: la “Torretta” di via Arona dalla mafia a uso pubblico
Borgomanero: la “Torretta” di via Arona dalla mafia a uso pubblico
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In un luogo che vuole diventare un simbolo per la Città, la Torretta di via Arona, sono stati presentati i tre bandi che il comune di Borgomanero ha messo a disposizione per chiunque voglia proporre buone idee di riutilizzo di tre beni comunali.

Il progetto si chiama Ri.Bò, Riusiamo Borgomanero, creato dall’Amministrazione comunale con la Fondazione Riusiamo l’Italia che punta a valorizzare il patrimonio dismesso. I beni selezionati sono la “Torretta” confiscata alla mafia che si trova in ottimo stato conservativo, la “Casa del custode” del campo sportivo di via Caduti dei Lager Nazisti e un immobile commerciale, ex fiorista, in viale Rimembranza – cimitero. «Sono pubblicati sul sito del Comune, chi vincerà avrà la gestione gratuita per nove anni», ha sottolineato l’assessore ai lavori pubblici Elisa Zantetta che da sempre ha creduto nella valorizzazione della Torretta.

Con lei, ad accogliere nel suo cortile interno alcuni alunni delle medie del Don Bosco, anche l’assessore alla cultura Francesco Valsesia, il presidente dell’Anpi Emanuele Cerutti, il consigliere regionale Domenico Rossi e in fondatori di Riusiamo l’Italia: Giovanni Campagnoli e Roberto Tognetti.