A Novara siglato il protocollo Zeus contro la violenza di genere

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Anche la Questura di Novara, tredicesima in Italia, ha aderito al Protocollo Zeus, progetto ad ampio raggio che si rivolge, in particolare, a chi si macchia di episodi di violenza e maltrattamenti nei confronti delle donne. Obiettivo dell’iniziativa, che sarà portata avanti con il Centro Italiano di Promozione della Mediazione (Cipm), nato anche in Piemonte nel 2021 e con una sede a Novara in via Gnifetti, coinvolgere colui che tecnicamente viene definito ‘maltrattante’ in un percorso di consapevolezza, che giunga a fargli capire il disvalore sociale di quanto compiuto, dell’atteggiamento messo in essere nei confronti della compagna, della moglie. Un’iniziativa, dunque, per mettere in atto un ulteriore aiuto nel contrasto alla violenza di genere.
Il protocollo è stato presentato e siglato, martedì mattina, Giornata Internazionale per i Diritti della Donna, in Questura dal questore di Novara, Rosanna Lavezzaro e dalla vicepresidente del Cipm Piemonte, Paola Maggiori, psicologa psicoterapeuta. Presenti il sindaco Alessandro Canelli, il prefetto Francesco Garsia, il procuratore capo Giuseppe Ferrando, gli assessori alle Politiche sociali, Luca Piantanida, e alla Sicurezza, Raffaele Lanzo e la vicepresidente della Provincia, Michela Leoni. E poi tutti i rappresentanti del Cipm.
Un protocollo che, laddove siglato, come è stato evidenziato dai numeri illustrati in conferenza, la recidiva tra i maltrattanti è notevolmente diminuita. 
«Oggi è una giornata speciale – ha rilevato il questore – E’ infatti la Giornata per i Diritti delle Donne. La violenza di genere è un dramma sociale sul quale c’è la massima attenzione, ma vorrei che la giornata odierna possa essere una celebrazione positiva della figura femminile, dei suoi cambiamenti nella società, delle sue conquiste. C’è ancora molto da fare se, per le quote rosa, l’Italia è il 64esimo Paese in Europa».
Paolo Lo Manto, dirigente della Divisione anticrimine della Questura, ha rimarcato come il fenomeno della violenza non sia in alcun modo da sottovalutare, evidenziando alcuni numeri di questi primi due mesi dell’anno. «A Novara, tra gennaio e febbraio, abbiamo registrato sei arresti per maltrattamenti e stalking, e dieci interventi legati al “Codice rosso” (ambito in cui rientrano reati come stalking, maltrattamenti e lesioni, ndr). Calcolando che nel corso di tutto il 2021 sono stati quaranta, il trend non fa ben sperare. Ecco perché il fenomeno va ben monitorato».
 
Il protocollo Zeus si attiva dopo i primi interventi da parte delle Forze dell’Ordine (presenti in conferenza anche rappresentanti dei Carabinieri e della Guardia di Finanza), a partire dall’ammonimento del Questore. Il tutto per impedire che la situazione si aggravi e si giunga al procedimento penale. A spiegare il funzionamento del protocollo, che mette in atto un’importante prevenzione primaria, Maggiori. «Quando si intercetta l’autore di questi episodi, di questi atteggiamenti, grazie al protocollo – ha spiegato – lo informiamo della possibilità di seguire percorsi e trattamenti che lo aiutino a capire il disvalore di quanto compiuto». Un’attività che funziona grazie a un intervento multidisciplinare, che coinvolge più professionisti. Si inizia dalla gestione del conflitto e si arriva sino a prendersi carico di chi vuole intraprendere questo percorso e capire quanto ha fatto, la gravità del suo comportamento». L’obiettivo è di aiutare le persone a non ricadere nel medesimo errore.
A testimoniare i risultati ottenuti dal protocollo, i dati registrati a Milano dove il protocollo è nato nel 2018 grazie alla Dirigente della Divisione Anticrimine, ora Questore a Savona, Alessandra Simoni. Nel 2019 il Cipm ha trattato 98 maltrattanti, 11 dei quali hanno avuto una recidiva, nel 2020 102 trattati e solo 8 recidive, numeri che sono calati ulteriormente nel 2021.