Coldiretti: «Stop al Far West del fotovoltaico nei campi»

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Specchi in mezzo ai campi. Così sembrano, visti dall’alto. In realtà sono i nuovi parchi fotovoltaici che catturano il sole. Il balzo dei costi della bolletta che sta schiacciando i bilanci spinge le aziende agricole a trovare alternative. E una rincorsa ai suoli da parte di industrie in cerca di energia da immettere sul mercato.

Ma la tendenza genera anche un “Far West” dei pannelli solari, che rubano spazi alle terre coltivabili. Un cortocircuito contro il quale Coldiretti si sta battendo in tutta Italia con una petizione specifica per fermare la “deregulation”.

La scorsa settimana, con manifestazioni di protesta che si sono svolte in molte città, tra cui Torino, alla quale ha partecipato anche una rappresentanza di Novarese e Vco, per richiamare l’attenzione del Governo sull’insostenibile peso causato dall’aumento delle tariffe energetiche (+ 110%), il presidente Coldiretti Ettore Prandini ha lanciato una proposta: “No al fotovoltaico nelle campagne, sì invece ai pannelli sui tetti degli edifici rurali, ad esempio sulle stalle. Possiamo utilizzare risorse già messe a disposizione, ma bloccate dalla burocrazia”.

Sono previsti 1,5 miliardi di euro nell’ambito del Pnrr destinati al fotovoltaico. La somma potrebbe essere attivata entro breve. Il ministero delle Politiche Agricole ha annunciato che entro il 31 marzo sarà pubblicato il bando per la misura “Parco agrisolare”.

L’articolo integrale sul nostro settimanale  in edicola da venerdì 25 febbraio 2022 e disponibile anche online.