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Un monumento ricorda la strage degli ebrei del 22-23 settembre del 1943 a Meina, quando furono uccise e gettate nel lago 16 persone, tra cui tre ragazzini, i fratelli Hernandez. È stato inaugurato alla presenza di autorità e di un folto pubblico. 

Il drappo blu, tenuto fermo da una fascia tricolore, è stato rimosso tra un lungo applauso ed è apparsa a tutti i presenti la “A head for Meina”, il monolite in bronzo (opera di dello scultore Ofer Lellouche) che raffigura una testa con lo sguardo rivolto verso est e verso quel lago che 78 anni fa ha visto galleggiare sulle sue acque i corpi inermi, legati con il fil di ferro, di quelle sedici vittime, colpevoli, per gli autori dell’eccidio, di essere di origine ebrea.

Ampio servizio servizio fotografico sul nostro giornale in edicola da venerdì 18 febbraio.