Dialogo, sinergia e ascolto. Sono la guida del nuovo prefetto di Novara, Francesco Garsia

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«Sono molto contento di essere a Novara. Una sede prestigiosa, che arriva dopo la mia esperienza vercellese, dove sono stato prefetto per tutto il tempo della pandemia. Ero arrivato a Vercelli a novembre del 2019: abbiamo potuto portare avanti le iniziative di Natale e ancora qualcosa sino al 21 febbraio successivo, quando poi tutta l’attività è stata caratterizzata dall’emergenza Covid». Sono le prime parole del nuovo prefetto di Novara, Francesco Garsia, che, giunto in città lunedì 9 agosto, questa mattina mercoledì 11, si è presentato alla stampa novarese (foto Agenzia Visconti).

Garsia, 58 anni, cuneese, ha quasi sempre lavorato in Piemonte, tranne nel periodo che va dall’ottobre del 2017 al novembre del 2019, quando è stato vice prefetto vicario a Milano, dove ha presieduto anche la commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo e la Commissione elettorale circondariale. È stato nominato nuovo prefetto di Novara lo scorso 29 luglio durante l’ultimo Consiglio dei Ministri, che, su proposta del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, ha deliberato una serie di nomine e di movimenti di prefetti. Succede ad Antonio Gioffrè, andato in pensione a inizio luglio.

«A Vercelli – ha riferito – ho vissuto tutte le fasi della pandemia. Qualcosa che ha influito molto sulla vita sociale e sugli incontri. Ho comunque cercato sempre di lavorare in squadra. Questo il mio obiettivo ovunque io sia stato e che perseguirò anche qui a Novara. Una sinergia che voglio stringere con tutte le istituzioni, affinché tutto funzioni al meglio. Insieme dobbiamo superare questa fase critica legata alla pandemia. A Novara sono stato qualche volta in passato per lavoro, in alcune occasioni sono stato sul lago Maggiore. Non ho ancora potuto conoscere molto, ma mi hanno delineato un po’ le caratteristiche di questo territorio, composito e complesso. Ho preso contatto con tutte le varie situazioni e sto incontrando i rappresentanti delle istituzioni». Proprio oggi, in tarda mattinata, il prefetto ha incontrato le Forze di Polizia, una prima riunione in vista del Ferragosto e per parlare anche «delle eventuali attività legate ai controlli per il Green Pass». Per Garsia fondamentali sono «il dialogo e la collaborazione, ancor più in questo lungo periodo legato alla pandemia. Molto importante per me è anche la sicurezza nelle sue articolate sfaccettature, da quella sul lavoro alla salute alla sicurezza percepita. Mi metterò in ascolto e ci attiveremo su quanto c’è da fare. Mio intento è anche incontrare e prendere contatti con tutti i sindaci del territorio, così da bene conoscere tutto il territorio provinciale. Dovremo fare anche i conti con i riflessi economici portati dalla pandemia, incontrerò quindi tutte le associazioni di categoria. Grande attenzione sarà data anche alla questione delle infiltrazioni della criminalità organizzata, molto attenta a cercare di penetrare in territori come quello di Novara, ricco di aziende importanti e con un’importante struttura viaria. Grande collaborazione ovviamente ci sarà con le Forze di Polizia del territorio».

Il nuovo prefetto proseguirà anche i tavoli già avviati sulle tematiche degli ultimi mesi, come quello legato alla vicenda della Lidl di Biandrate con l’investimento di un sindacalista. Al quesito se per caso abbia già assaggiato la paniscia, piatto per eccellenza del Novarese, lui che arriva dal territorio della panissa vercellese: «La panissa l’ho già mangiata, non ancora la paniscia. Ma direi che non è la stagione. Tra qualche mese la proverò».