Le prime messe dopo il lockdown

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Il 9 marzo scorso tutte le chiese d’Italia sono state interdette ai fedeli per rispetto della quarantena necessaria a contenere il contagio da Coronavirus oggi le prime messe dopo il lockdown. 

A Domodossola una trentina i fedeli presenti stasera. Emozionato e felice il parroco don Vincenzo Barone, commossi   i fedeli che hanno dimostrato grande disciplina nell’osservare le indicazioni che sono state comunicate. «Che gioia – dice il parroco di Domodossola don Vincenzo Barone non dover più celebrare davanti ad uno schermo, ma vedere i  volti dei fedeli. Sono prove di ripartenza fatte con prudenza certo».  A Crevoladossola il parroco don Marco Piola dice «Ci sono pensieri contrapposti, da un lato la gioia di riprendere le messe con la comunità, dall’altro il rispetto nei confronti delle persone che hanno sofferto. Che tutto quanto abbiamo vissuto ci serva anche da insegnamento per comprendere quello che davvero conta ed è essenziale».  Sono iniziate le messe anche a Villadossola e nella Valle Antrona mentre in Valle Antigorio  Baceno, Cravegna, Crodo, Croveo e Mozzio-Viceno  la ripresa delle messe con i fedeli viene posticipata al 31 maggio. «Dopo aver approfondito le varie situazioni delle parrocchie – dicono  don Davide Gheza e don Andrea Bellebono – sia in base alla fattibilità delle celebrazioni con il popolo, sia per il fatto di non “pesare troppo” sui soliti volontari, sia per l’esiguo numero di fedeli partecipanti alle messe feriali, sia per adempiere alle indicazioni giunte dal Ministero dell’Interno e dalla Diocesi, in comune accordo, si è deciso di continuare  attraverso le messe in diretta streaming attraverso il canale YouTube delle Parrocchie della Valle Antigorio» .