Don Roberto Collarini e don Fulvio Trombetta, l’attenzione a carità e spiritualità non si ferma

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Abbiamo sentito la voce di alcuni sacerdoti della nostra Diocesi in questo particolare momento: i legami della comunità che non si sciolgono.

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Di seguito l’intervista a don Roberto Collarini di Varallo Sesia e don Fulvio Trombetta parroco di Prato Sesia e Cavallirio.

A Varallo Sesia don Roberto Collarini, in queste giornate di quarantena, ha continuato a restare vicino ai suoi parrocchiani, affidandosi alle moderne tecnologie. Il sacerdote sulla pagina “Parrocchia Varallo” nei giorni feriali, alle 17, e alla domenica alle 11 trasmette la funzione religiosa attraverso un breve collegamento in diretta.
«Ho cercato inoltre di dare il mio sostegno alle famiglie che sono in difficoltà» ha detto. «Particolarmente attivi sono in gruppi che collaborano con la parrocchia, i quali si sono occupati della realizzazione e della distribuzione delle mascherine. La vera forza in questo momento è rappresentata dal volontariato, che sente il desiderio di essere di aiuto agli altri. Operiamo in collaborazione con la Caritas e con il Comune, per ricevere le segnalazioni delle varie emergenze.

I nostri volontari si occupano inoltre della distribuzione nelle case della spesa e delle medicine. Grazie alla generosità di alcune aziende locali, gli Amici di Lourdes proseguono inoltre nella creazione di nuovi dispositivi di protezione individuale, particolarmente preziosi».

Anche don Fulvio Trombetta, parroco di Prato Sesia e Cavallirio, in questi giorni di emergenza sanitaria ha voluto far sentire la sua vicinanza alla comunità, facendosi portavoce di iniziative di solidarietà. «Periodicamente propongo messaggi di speranza e riflessioni» ha evidenziato il parroco «sui gruppi Whatsapp delle persone che frequentano abitualmente la parrocchia, dal gruppo famiglie, al gruppo dei ragazzi, dal Consiglio pastorale alle catechiste. Sosteniamo inoltre il progetto di solidarietà portato avanti dalla Caritas di Prato Sesia, in collaborazione con il Comune, con la distribuzione di alimenti a lunga conservazione e generi di prima necessità ai più bisognosi. Anche la parrocchia di Cavallirio ha organizzato una raccolta straordinaria di cibo, grazie al sostegno della Protezione civile, cui spetterà poi la distribuzione alle famiglie. In queste settimane stiamo assistendo una quindicina di nuclei familiari. La raccolta di generi alimentari è prevista al pomeriggio, dalle 16 alle 18, in casa parrocchiale.

I parrocchiani in questo periodo, in cui tra l’altro ho avuto problemi di salute, mi hanno sempre mostrato il loro affetto con telefonate, messaggi e portandomi persino dei piatti già cucinati. Si sono sempre anche occupati in prima persona della cura del decoro della chiesa. L’auspicio è dunque quello di poter riprender al più presto il contatto con le persone, che è quello che ci manca tanto in questi giorni difficili».

Qui l’intervista a don Luigi Marchetti parroco di Romentino