Coronavirus: violazione delle restrizioni, 413 denunce nel Novarese

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Sono 413 le denunce scattate sull’intero territorio provinciale a seguito dell’adozione delle misure di contrasto alla diffusione del Coronavirus. 
Misure che prevedono, tra le altre cose, il divieto di assembramento, l’invito a non uscire di casa se non per valide motivazioni (lavorative, sanitarie o di stretta urgenza) e la chiusura di molte attività commerciali, da ristoranti
a palestre, da parrucchieri sino ad altre tipologie di esercizi.
Oltre 400 denunce su un totale, da martedì 10 a mercoledì 18 marzo, di 13.603 controlli, 9.418 ad automobilisti e pedoni e 4.185 a locali e attività
commerciali. Il dato, come spiega la Prefettura, riguarda l’esito di tutti i controlli effettuati da Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Esercito,
Polizie locali dei diversi territori e Polizia provinciale. Tredici di queste 413 sono denunce a carico di attività commerciali. Tra queste una nei confronti del direttore di un supermercato in zona Sud di Novara, che non ha adottato le misure di contingentamento degli ingressi, determinando assembramenti, in particolare nel reparto dei prodotti freschi. Tra le persone denunciate perché fuori casa senza una giustificata motivazione, due 70enni e un 54enne, sorpresi a chiacchierare seduti sulle panchine di piazza Cavour a Trecate.

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