Nuovo ospice per cure palliative ad Arona

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Oggi è un giorno importante per il sistema sanitario della nostra provincia: dopo quasi trent’anni di attesa, infatti, ad Arona è stato inaugurato l’Hospice per le Cure Palliative dell’ASL NO. Un tassello ulteriore per il potenziamento della rete territoriale, che si sviluppa di pari passo alla riorganizzazione della rete ospedaliera, e chiude, di fatto, il recupero dell’ex-Ospedale di Arona.

L’Hospice di Arona dispone di 8 ampie camere singole con bagno, concepite con pareti ed arredi dai colori caldi ed armoniosi, climatizzate e dotate di letto a regolazione elettrica destinato al malato, poltrona letto per il pernottamento del familiare/accompagnatore che lo assiste, guardaroba, angolo cottura, piccoli elettrodomestici e tv color; è peraltro possibile per l’ospite personalizzare la camera con corredi ed oggetti personali.

L’assistenza è garantita sulle 24 ore per 365 giorni all’anno da Medico palliativista, Infermieri, Operatori Socio Sanitari e consulenti specialisti (es. psicologo, fisiatra, ecc.).
Sono presenti in Hospice, accanto agli ospiti e ai familiari, i Volontari dell’Associazione “La Scintilla onlus” e dell’AVO di Arona.

La realizzazione dell’Hospice dell’ASL NO è stata possibile grazie alla riorganizzazione e riallocazione dei Servizi presenti presso il Presidio Territoriale di Arona – progettata dalla Direzione Sanitaria con il Servizio Tecnico ed il Distretto Area Nord, di concerto con gli Operatori Sanitari locali -, che ha reso disponibili gli spazi per l’Hospice con locali accessori [640 mq] al secondo piano dell’edificio, che già ospitava il Servizio di Cure Palliative [300 mq] e il Nucleo di “Cure Residenziali Ospedale-Territorio”[300 mq]. Sul medesimo piano sono stati così concentrati i posti letto extraospedalieri finalizzati a soddisfare il fabbisogno di assistenza e degenze Territoriali.

Gli interventi di umanizzazione dei locali esistenti – necessari a conformarli alle specifiche esigenze di un Hospice – hanno comportato una spesa di circa 150.000 €; i lavori edili e impiantistici sono iniziati a fine settembre 2017, mentre gli spostamenti propedeutici ad ottenere la disponibilità dei locali sono stati avviati nella primavera e si sono conclusi a settembre 2017; il costo degli arredi e degli elettrodomestici, di oltre 90000 €, è stato interamente sostenuto dall’Associazione La Scintilla onlus.

Nel corso dell’inaugurazione l’Assessore Saitta ha, inoltre, dichiarato che dal 2018, in attesa del riordino del sistema di criteri per la suddivisione del Fondo Sanitario Regionale, all’Asl di Novara saranno riconosciuti 5milioni di euro in più rispetto al 2017 e, analogamente, verranno messi a disposizione 2milioni di euro per l’Asl Novarese e altrettanti per l’Azienda Ospedaliera Maggiore della Carità di Novara riservato alle spese per l’assunzione di nuovo personale.

Soddisfazione ha espresso il consigliere e  Vice-presidente – IV Commissione (Sanità, politiche e sociali e politiche per gli anziani) Domenico Rossi anche per il fatto che «l’Assessore Saitta ha risposto all’impegno contenuto nell’Ordine del Giorno per il ‘Superamento del criterio della spesa storica nella ripartizione del Fondo Sanitario Regionale’ presentato poche settimane fa e aver provveduto, in linea con tale documento, a dare inizio a una fase di riequilibrio di una situazione di inefficienza del sistema che penalizzava fortemente una realtà virtuosa come quella novarese.

Con i fondi destinati alle nuove assunzioni, inoltre, la Regione rispetta un impegno preso, ovvero quello di intervenire sugli organici delle aziende sanitarie e ospedaliere: una volta assolti gli impegni sul piano di rientro sono, infatti, possibili nuove assunzioni.
C’è sicuramente ancora tanta strada da fare ma non possiamo non guardare con soddisfazione al significativo cambio di passo della Regione Piemonte in ambito sanitario portato avanti in questi anni.

Sono convinto che il livello di civiltà di una società si misuri dalla cura e dall’attenzione che riserva alle persone più fragili e in difficoltà. Con l’inaugurazione fatta oggi il nostro sistema sanitario fa certamente un passo avanti».