«Le mando i miei saluti tra i colpi di cannone»

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di don Paolo Milani*

Il ventiquattro maggio 1915 l’Italia scendeva in guerra; anche la nostra nazione avrebbe partecipato alla “orrenda carneficina che ormai da un anno disonora l’Europa” (Benedetto XV). La grande storia, raccontata dai libri, si corrobora però di tante piccole storie, magari trascurate o poco considerate, che tuttavia toccano la carne ed il sangue della gente. Una di queste “piccole storie” è certamente quella testimoniata dalla corrispondenza tra l’allora parroco di Fara, don Gaudenzio Manuelli, e i giovani Faresi arruolati nell’esercito. Le carte sono conservate nell’Archivio Storico Diocesano e sono state oggetto di una pregevole pubblicazione, curata da Carlo Stiaccini nel 2005, con introduzioni di Mario Perotti e Franco Dessilani. Le lettere, o più frequentemente le cartoline postali fornite dal Regio Esercito, contengono un vivo spaccato della situazione e dei sentimenti di tanti giovani militari, strappati alla loro vita ordinaria e ai loro affetti, per combattere contro altrettanti ragazzi schierati sul fronte opposto.

*direttore dell’Archivio diocesano

 

L’articolo integrale sul nostro settimanale, in edicola da venerdì 20 maggio 2022 e disponibile anche online, in tutte le edizioni: 

– Edizione Nord: Il Popolo dell’Ossola, l’Informatore del Cusio, il Verbano

– Edizione Centro: L’Informatore di Borgomanero, il Monte Rosa, il Sempione

– Edizione Sud: L’azione, l’Eco di Galliate, il Cittadino Oleggese, il Ricreo