Il santuario di Bannio ha compiuto 400 anni e riapre il 5 marzo

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Valle Anzasca - Bannio Anzino - Santuario della Madonna della neve - ph. Susy Mezzanotte-thumb
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La Comunità di Bannio celebra sabato 5 marzo i 400 anni del Santuario della Madonna della Neve.

UN PO’ DI STORIA In tempi remoti, ai margini occidentali dell’altipiano banniese, a tramontana, in un luogo freddo, fu realizzata una cappelletta dedicata alla Madonna, motivo per cui nacque il toponimo “Madonna du’gil” (del gelo e poi, poeticamente, della neve).

All’inizio del XVII secolo questa cappella si trovava in un forte stato di degrado, ed è questo il motivo che il 14 aprile 1613 spinse “la Ragioneria di Bannio”, unitamente ai consoli di Anzino, Batizzo e Ciola a chiedere al Vescovo di Novara l’autorizzazione per riedificare la cadente cappella del gelo, trasformandola in una chiesa.

La risposta fu positiva, e iniziarono i lavori, che finirono circa nove anni dopo. Il 5 marzo 1622 don Giovanni Pirro, di Calasca, delegato dal vescovo, concesse l’autorizzazione alle celebrazioni nel neo eretto oratorio, che fu poi inaugurato il 5 agosto dello stesso anno, alla presenza dei reduci anzaschini della guerra del Monferrato, che costituivano le “Milizie delle terre”. 

Sul nostro settimanale Il Popolo, in edicola da venerdì 4 marzo,

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