A Maggiora e Boca Posta chiusa metà settimana: quando apre code e attesa

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L'ufficio postale di Maggiora
La Posta di Maggiora resta chiusa il lunedì, mercoledì e venerdì
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A Maggiora e Boca la vita per gli utenti delle Poste è diventata dura da quando, a seguito della pandemia, l’apertura degli uffici a stata ridotta a tre giorni alla settimana. Con il risultato che nei giorni di apertura vi sono spesso code e attese molto lunghe. Come è successo a Boca alcuni giorni fa: una persona anziana, ha dovuto attendere due ore in coda al freddo prima che fosse il proprio turno. A Boca il sindaco Flavio Minoli ha interessato del problema la Provincia di Novara e ha aperto la saletta dell’ex sede della polizia locale, accanto all’ufficio postale, per le persone in attesa ma, a causa del distanziamento, non vi possono entrare più di tre/quattro persone.

Le cose non vanno meglio a Maggiora, dove una delle scorse mattine c’è stata una coda record. Il sindaco Roberto Balzano, che già alcuni mesi fa aveva interessato la Prefettura del problema delle code con conseguenti assembramenti, ha scritto alle Poste: «volete chiudere gli occhi di fronte alle persone anziane in coda al freddo, o sotto la pioggia ? Ovvio che se riducete il numero di giorni in cui gli uffici sono aperti procurate, code e assembramenti, lamentele e disagi. Sono mesi ormai che la situazione continua a protrarsi e non vediamo una soluzione da parte vostra. Non posso mandarvi per privacy la foto dell’ufficio postale di Maggiora questa mattina: ci sono 15 persone in attesa su due file su una strada trafficata. Volete fare un gesto di rispetto verso i cittadini a cui dovete un servizio ? Aprite come prima sei giorni… non i tre attuali!!». Da più parti si sottolinea che le Poste potrebbero anche procedere a un potenziamento dell’organico con delle assunzioni per poter garantire una maggiore apertura degli uffici dei centri più piccoli, tanto più che hanno chiuso il 2019 con un utile netto di oltre 660 milioni di euro. In attesa di una qualche risposta da parte dell’Ente, tutto sembra essere rimesso alla buona volontà dei singoli dipendenti: a Maggiora l’impiegata finisce comunque tutti gli utenti in coda, anche se è costretta a fermarsi oltre il proprio orario di lavoro, cose che non avviene in altri uffici postali di maggior dimensione.