Tutto pronto a Borgosesia per i test sierologici gratuiti

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Due location, più di 10mila test sierologici con risposta in 3 minuti, la popolazione entusiasta e una task force di operatori del Comune, Fondazione Valsesia, Asl e Croce Rossa pronta ad entrare in azione: così Borgosesia si prepara ad avviare, sabato mattina, la prima indagine epidemiologica a tappeto su tutta la popolazione adulta, un caso unico in Italia e già considerato esempio da emulare per molti sindaci e Governatori.

“Siamo pronti” dice il sindaco Paolo Tiramani, che ha incassato in queste ore diversi apprezzamenti per questa iniziativa che pone la città all’avanguardia in Italia per un’iniziativa messa in campo in modo rigorosamente scientifico ed istituzionale: “Abbiamo scelto la via del massimo rigore” spiega il sindaco “per essere certi che tutte le procedure siano corrette e validate. Il protocollo è stato studiato dal prof. Faggiano, autorizzato da Asl 11 ed ha avuto l’approvazione del Comitato. L’obiettivo è quello di realizzare uno studio epidemiologico sulla prevalenza della risposta immunitaria al Sars-Cov-2 fra i residenti del nostro Comune, per migliorare le misure di protezione della popolazione”.

“Siamo anche primi” sottolinea Tiramani “ad aver previsto un percorso in cui, in caso di positività agli anticorpi IgM si sarà immediatamente sottoposti a tampone grazie alla presenza di un’area dedicata, gestita dall’Asl con supervisione del dott. Silvio Borrè, direttore del dipartimento malattie infettive dell’ospedale di Vercelli”. Le operazioni di screening avranno inizio sabato 23 alle 8, la popolazione è stata suddivisa in ordine alfabetico: i test si eseguiranno in due postazioni: al palazzetto Loro Piana e al Centro Sportivo Milanaccio; il primo giorno saranno esaminati i cittadini i cui cognomi iniziano con A fino a quelli che iniziano con K, nella seconda giornata dalla L alla Z. Il prof. Fabrizio Faggiano, ordinario di Igiene all’Università del Piemonte Orientale, estensore del protocollo su cui si basa questa indagine epidemiologica, spiega che con questo progetto, intitolato “Prevalenza della risposta immunitaria al Sars-Cov-2 fra i residenti del Comune di Borgosesia” l’Università del Piemonte Orientale e l’Asl di Vercelli mirano a fornire alla comunità scientifica internazionale un importante tassello per ricostruire il complicato puzzle composto dalle caratteristiche del virus, dalla sua trasmissione e dal tipo di risposta immunitaria dell’organismo: con questa indagine, dunque, il Comune di Borgosesia e Fondazione Valsesia offrono, con il prezioso supporto del dott. Loro Piana, una preziosa opportunità agli studiosi di implementare le conoscenze sul virus.

Soddisfatto anche il coordinatore straordinario Covid-19 dell’Asl 11 dott. Pietro Presti: “Sui test sierologici è fondamentale procedere correttamente, per non creare ancor più confusione e false aspettative nella popolazione: in questo caso è stato fondamentale il supporto scientifico dell’Università del Piemonte Orientale, così come la collaborazione dell’Asl. Ringrazio dunque l’amministrazione comunale per aver scelto la strada della collaborazione istituzionale, nell’interesse esclusivo della comunità”.