In 8mila da tutto il Piemonte per dire ‘no’ alle mafie con la 24esima Giornata di Libera

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I partecipanti in corteo, in direzione di piazza Martiri
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Ottomila persone, per la maggior parte bambini e ragazzi delle scuole, molti giovani dei presidi di Libera di tutto il Piemonte, ma anche associazioni, politici e gente comune, hanno preso parte nella giornata di oggi, giovedì 21 marzo, a Novara, all’appuntamento regionale per la 24esima Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera e da Avviso Pubblico. E che ha visto la collaborazione di Comune di Novara, Fondazione Comunità Novarese onlus, Fondazione Bpn e Camera di Commercio.

Un’iniziativa che si è aperta con il ritrovo allo stadio Piola e il corteo, coloratissimo e a ritmo di musica, sino in centro, dove, in piazza Martiri, c’è stata l’accoglienza da parte dei responsabili di Libera e, quindi, la lettura dei nomi delle oltre mille vittime di mafia del nostro Paese. «La maggior parte delle loro famiglie – ha spiegato dal palco Maria Josè Fava, responsabile regionale di Libera – non conosce ancora la ragione di quelle morti, non conosce i responsabili. Il nostro compito è chiedere verità e giustizia, restituendo dignità alle vittime, leggendo i loro nomi e cognomi». Ryan Jesse Coretta, responsabile Libera Novara: «Non siamo un territorio esente da mafie, non dobbiamo abbassare la guardia, ma tenere i riflettori ben accesi». Presenti, tra gli altri, il sindaco Alessandro Canelli, l’assessore regionale Augusto Ferrari, il consigliere regionale, già responsabile di Libera, Domenico Rossi, il procuratore capo Marilinda Mineccia. A dare il via alla lettura dei nomi delle vittime, il prefetto di Novara, Rita Piermatti. A leggere anche il sindaco e il questore Rosanna Lavezzaro. Nel pomeriggio poi animazione e una serie di seminari.

Approfondimenti sul settimanale in edicola venerdì 22 marzo