Evento a Novara in occasione della celebrazione della Giornata Mondiale contro l’Aids

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Evento in occasione della Celebrazione della Giornata Mondiale contro l’Aids, il 3 dicembre, a Novara con un convegno presso l’aula Magna dell’Università degli studi del Piemonte Orientale.

«Anche quest’anno riproponiamo un evento di sensibilizzazione perchè è importante che i giovani siano informati e possano avere gli strumenti necessari sia per valutare la gravità di un problema, sia per mettere in atto comportamenti responsabili rispetto alle situazioni di trasmissione delle malattie sessualmente trasmissibili che, evidentemente, risultano essere ancora ampiamente diffuse».

L’assessore alle Politiche giovanili Franco Caressa e l’assessore all’Istruzione ed Educazione Valentina Graziosi presentano così l’evento organizzato in concomitanza della Giornata mondiale per la lotta all’Aids. L’organizzazione è a cura dell’ufficio Informagiovani del Comune insieme con la Scuola del Teatro musicale e Radio Onda e gode del patrocinio del Ministero all’Istruzione, Università e ricerca, dell’Upo e della Provincia di Novara.

«L’iniziativa – aggiungono gli assessori – è rivolta agli studenti delle Scuole secondarie di secondo grado, ai docenti e agli studenti universitari e mette al primo posto l’importanza della prevenzione e la consapevolezza di come determinate patologie possano essere evitate. L’Aids è una di queste. I dati che ci vengono presentati dai medici dei centri di cura sono piuttosto preoccupanti: il panorama, rispetto agli anni Ottanta, quando il virus aveva cominciato a diffondersi in maniera che sembrava inarrestabile, è completamente cambiato, così com’è cambiata, per una serie di motivi, la tipologia dei pazienti. E’ pertanto nostro dovere contribuire a creare una nuova cultura quotidiana rispetto a questa e ad altre malattie che, evidentemente, trovano ancora diffusione perché il livello di attenzione e di conoscenza e la costante necessità di fare prevenzione sembrano essere venuti meno».

«Non va dimenticato che parliamo di un argomento sul quale l’attenzione deve rimanere massima e la Scuola di Medicina è sempre in prima linea – ha detto il presidente della Scuola di Medicina dell’UPO Marco Krengli -. In Italia vi sono 4mila nuovi casi all’anno e 15mila persone che non sanno di avere questa problematica di cui circa 6mila a maggior rischio».

«Abbiamo effettuato 300 test nell’ultimo anno l’attenzione delle persone sta crescendo e va tenuta alta. L’1° e il 2° dicembre, dalle 9 alle 18 ci si potrà sottoporre al test in modo gratuito e anonimo» ha aggiunto Olivia Bargiacchi, dirigente medico ASO.

Don Dino Campiotti, fondatore di Casa Shalom ha sottolineato come «tra le problematiche non vi sia solo il problema della malattia ma dello spirito».

«Durante la giornata parlerò anche delle altre patologie legate alle malattie sessualmente trasmissibili» ha aggiunto Giovanni Rizzo, responsabile dell’ambulatorio dell’HIV e delle sindromi correlate.

Nel corso dell’incontro è previsto un breve intervento della Scuola del Teatro Musicale di Novara per rappresentazione a tema.