Concorso Valsesia Musica 2018: sabato 21 “I liuti di Gaudenzio Ferrari”

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PRESENTAZIONE UFFICIALEE 34° CONCORSO VALSESIA MUSICA 2018 - ANNUNCIO CONCERTO DI LIUTI IN SANTA MARIA DELLE GRAZIE
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Giovedì 19 aprile, alle ore 17, presso il Salone di Palazzo dei Musei, sarà presentato ufficialmente il 34° Concorso Internazionale Valsesia Musica 2018.

In quell’occasione il Maestro Vincenzo Balzani, Direttore Artistico di Valsesia Musica, approfondirà il tema: “Gaudenzio Ferrari liutaio e musicista”, come premessa al concerto omaggio di Valsesia Musica al grande pittore valsesiano, che sarà ospitato nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, sabato 21 aprile, alle ore 17: “I liuti di Gaudenzio Ferrari”. Protagonista di un programma originale ed interessante sarà il Quartetto di liuti da Milano, un ensemble nato nel 2012, che propone armonie rinascimentali e appartenenti ai primordi della musica barocca, composto da Emilio Bezzi, Elisa e Giulia La Marca, Renato Cadel, che al liuto unisce il canto.

Il liuto, un antico strumento a corde, con cassa a fondo panciuto, pizzicato con le dita o con un plettro, fu introdotto in Occidente durante il periodo delle crociate e godette di vasta popolarità nel XVI secolo. Nella pittura del Rinascimento è attributo della personificazione della Musica, una delle sette arti liberali, ed era strumento abituale nei concerti angelici, come dimostra lo stesso Gaudenzio Ferrari nella famosa cupola del Santuario di Saronno e nell’affresco della Natività nell’oratorio di Loreto a Roccapietra e in San Cristoforo a Vercelli. Presente anche nell’arte profana, ad esempio nel celebre: Suonatore di liuto del Caravaggio, lo strumento presenta una lunga fessura che incrina la cassa, per suggerire che, complice la caduta nell’amor sensuale, l’armonia è rotta.

Il Maestro Cadel, nella presentazione del concerto, sottolinea come «Gaudenzio Ferrari e molti altri artisti rinascimentali hanno omaggiato il suono del liuto, porgendolo all’ascolto dei Santi, della Vergine e del Bambino, attribuendo così una valenza spirituale alla musica strumentale. All’epoca il liuto conobbe uno sviluppo straordinario, sia per la ricchezza del suo repertorio solistico, sia per il suo utilizzo nella musica d’insieme, e in particolare come strumento prediletto per l’accompagnamento del canto».

Il ricco e raffinato programma del concerto: «Si ispira all’atmosfera serena e meditativa che traspare dalle pale rinascimentali, dove il conversare dei santi e le armonie dei musici celesti si inseriscono in sobrie ed eleganti architetture e paesaggi reali, calando l’infinito nello spazio terreno: la bellezza del suono e la musicalità dei versi poetici si intrecceranno in un limpido contrappunto, capace di portare l’eterno nel tempo vissuto».

Tra i brani di musica e canto saranno proposte due opere di Bartolomeo Tromboncino, il: “Vergine bella”, ispirato dalla canzone dedicata alla Vergine che chiude il Canzoniere di Francesco Petrarca implorando perdono per i propri peccati terreni, in vista della vita eterna dopo la morte, e una delicata Ave Maria.

Il concerto, a ingresso libero, sarà una preziosa occasione per ascoltare musiche del tempo in cui Gaudenzio dipinse il suo celebre tramezzo, creando una felice sinestesia tra lo sguardo, l’udito e il cuore.