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La mano di una monaca che ripara un telo prezioso, il volto di una suora in preghiera, il vento che muove le acque del lago: immagini che provano a raccontare la vita di ogni giorno nel monastero benedettino di clausura “Mater ecclesiae” sull’isola di San Giulio, raccolte nel volume “Il tempo e l’eternità”, curato da Antonella Trevisan e pubblicato da “Terra promessa” con l’aiuto di un benefattore che ha chiesto l’anonimato.

La storica Silvana Bartoli, che si è occupata a lungo della condizione delle donne in particolare nella vita religiosa, ed il fotografo Mario Finotti sono entrati in punta di piedi tra le mura del monastero per raccontarne il mistero. Dalle 44 immagini e dai testi del volume emerge la bellezza e la grandezza della scelta di vita di queste donne normali, immerse più che mai nella sto- ria, ma che “abitano il tempo” in un modo diverso: come scrive Anna Maria Canopi, fondatrice nel 1973 della comunità sull’isola che oggi conta 78 suore (ed altre trenta in altri monasteri italiani) “Signore, tuo è il tempo, tuo lo spazio, tuo l’uomo che non sa fermarsi a pensare, a sentire, a vedere che Tu ci sei”.

I due autori, che hanno devoluto interamente al monastero i proventi del libro che sarà acquistabile sull’isola, hanno condiviso i ritmi di preghiera del monastero e sono stati autorizzati con precisi paletti ad entrare nei laboratori dove vengono restaurati arazzi, paramenti sacri, tessuti antichi in alcuni casi provenienti persino dal Giappone. «Era un progetto al qua- le pensavamo da tempo. Realizzarlo – racconta Finotti – ci ha regalato un’esperienza indimenticabile, a tratti commovente, che non può lasciare indifferenti anche gli agnostici più convinti: dopo aver vissuto un’esperienza spirituale di livello così alto lo sguardo sulla propria vita non può essere quello di prima».

Perchè condividere le giornate all’insegna della regola bene- dettina di silenzio, lavoro e pre- ghiera è un po’ come affacciar- si sull’eternità. «La vita nel monastero – afferma la Bartoli – è un eterno presente, scandito dall’alternarsi delle attività e dalla campana che è il richiamo alla voce del Signore». «L’essenza della condizione monastica – aggiunge – si lascia scoprire da chi si affida totalmente al progetto divino e accoglie la solitudine». Assai riuscito il progetto grafico della Trevisan che evoca la forza rigenerante dell’acqua e il soffio dello Spirito.

Il tempo e l'eternità - Copertina del Libro sul monastero Mater Ecclesiae