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Coronavirus, la voce dei ristoratori e le consegne a domicilio: lo chef Gianpiero Cravero di Novara

Abbiamo sentito la voce di alcuni ristoratori del nostro territorio per capire come vivono la loro attività ai tempi del Coronavirus. I ristoranti sono chiusi ma loro lavorano per stare vicino alla clientela con le consegne a domicilio.

Qui di seguito l’intervista allo chef Gianpiero Cravero di Novara.

La passione e la vicinanza alla clientela è ciò che da sempre contraddistingue lo chef Gianpiero Cravero nella preparazione dei suoi piatti e lo stesso avviene al tempo del Coronavirus. Lo chef, vanta le segnalazioni dalle Guide Michelen e l’Espresso per l’alto livello della cucina proposta nei suoi ristoranti, il Convivium di Novara e la Cravero Osteria Contemporanea di Caltignaga. Con i ristoranti chiusi il lavoro nel capoluogo continua con le consegne a domicilio. «La scelta è stata quella di dare un segnale alla clientela e fornire loro un servizio – ci ha detto lo chef -. I dipendenti non stanno lavorando per la chiusura ma ho deciso di proseguire la preparazione dei piatti da solo con l’aiuto dei familiari per le consegne. Di fatto il guadagno è come se non ci fosse ma ora non conta questo ma essere presenti in un momento di difficoltà per tutti. Giustamente ci atteniamo alle regole. Proprio perché lavoro da solo non posso fare grandi numeri ma cerco di accontentare tutti. Si chiedo solo di prenotare con un giorno d’anticipo o comunque, per la sera, entro mezzogiorno». In realtà Cravero, da sempre svolge servizio a domicilio: «Abbiamo molta esperienza perché la scelta della gastronomia a domicilio ha una storia ben precisa per noi. Lo abbiamo sempre fatto per dare un’opportunità maggiore ai clienti. Certo ora si svolge in modo ancora più capillare. Ovviamente tutto svolto rispettando le norme igieniche». Settimanalmente sulle pagine social e sul sito internet gianpierocravero.it viene illustrato il menù con una serie di antipasti, di primi piatti, di secondi e di dessert. «La persona li sceglie e noi li portiamo senza utilizzare intermediari. Sul portone di casa ci voglio andare personalmente o con l’aiuto dei famigliari per dare un senso di sicurezza in più. Sempre utilizzando maniche lunghe, mascherine e guanti. Diamo anche la possibilità di pagare prima attraverso la carta con l’invio di un link. In questo modo si evita di maneggiare soldi di carta. Chi non ha la possibilità può comunque pagare con i contanti con il consiglio di metterli in una busta». Dal menù si può scegliere quello che si desidera: «Ognuno ordina in base alle proprie esigenze, non bisogna per forza prendere un menù completo – prosegue lo chef -. Durante la consegna, forniamo inoltre una guida su come consumare il prodotto e come scaldare le pietanze oltre a una tabella di allergeni». Cravero ha già pensato anche al menù di Pasqua: «Si tratta di un menù completo. Si può già visualizzare sul sito e i social. E’ lo stesso che avrei proposto con i ristoranti aperti. Va prenotato entro martedì 7 aprile».

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Qui l’intervista al ristorante pizzeria Lo Scoglio di Prato Sesia

Qui l’intervista al ristorante Grotto la Dispensa di Mergozzo

Qui l’intervista al ristorante Crazy Pub di Arona

Marco Cito: