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In 500 in piazza a Novara per dire ‘no’ alla guerra

Piazza Duomo gremita, oggi pomeriggio, sabato 26 febbraio, per la manifestazione per la pace in Ucraina organizzata dalla rete “Mai più fascismi”, promossa da Anpi e Cgil, e a cui hanno aderito numerose associazioni della città, mondo del volontariato, sindacati, partiti, gruppi giovanili. Tante le famiglie che hanno preso parte all’appuntamento, moltissimi i giovani e anche i bambini e alcuni studenti di molte scuole. In piazza sono stati presenti in 500. Una manifestazione colorata, con numerose bandiere arcobaleno della pace, quella gialla e azzurra dell’Ucraina, come anche quelle dei sindacati, dei partiti, di Acli, Amnesty International, Emergency, Arci. C’è chi è anche giunto dall’hinterland o dal vicino Milanese per partecipare. Un appuntamento dove, spesso, si è alzato, con forza, il grido di ‘pace, pace’ o anche le preghiere delle donne ucraine e la musica, con le note di uno dei brani più celebri di Fabrizio De André, “La guerra di Piero”.

 

In apertura la lettura di un appello dove si rimarca come quello attualmente in corso rappresenti “un atto di guerra che nega il principio dell’autodeterminazione dei popoli, fa precipitare l’Europa sull’orlo di un conflitto globale, impone una logica imperiale che contrasta col nuovo mondo multipolare, porta lutti e devastazioni”. E, quindi, l’invito a chi governa a “un atto di responsabilità”, perché la guerra “porta sempre e solo alla sconfitta di tutti”. Ci sono stati poi gli interventi di Michela Cella, presidente provinciale Anpi, di Attilio Fasulo, segretario generale Cgil Novara e Vco, di Silvia Zani di Emergency e di tutti i rappresentanti delle realtà che hanno aderito all’iniziativa, come anche di due donne ucraine, che hanno evidenziato tutte le criticità e la tragedia vissuta in questi giorni dai connazionali in Ucraina e di un giovanissimo.
Altra manifestazione anche a Borgomanero, promossa in questo caso dalla Comunità di Sant’Egidio, come già era stata organizzata la scorsa settimana a Novara.

Monica Curino: