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Una corsa “cieca” e online per aiutare l’Unione italiana ciechi di Novara

Una pazza corsa cieca per donare una stampante 3D all’Unione Ciechi di Novara. È quanto viene proposto per domenica 27 giugno a Novara. Un’originale gara sportiva aperta a tutti.

Sei chilometri di pazza “corsa cieca”, dove il percorso lo decide il singolo partecipante. A ideare la particolare gara non competitiva la sezione territoriale di Novara e Vco dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. La partenza è prevista alle 9,30. Il percorso dovrà essere di 6 km: la particolarità è che sarà ogni concorrente a scegliere dove correre.

Non sarà fondamentale essere un runner esperto, la gara sarà aperta a tutti: persone non vedenti, adulti, bambini, “corridori della domenica” e amanti degli animali. L’importante sarà divertirsi, condividere una bella esperienza tutti assieme con il nobile scopo di raccogliere importanti fondi per l’associazione.

Per partecipare bisognerà iscriversi alla competizione attraverso il sito www.uicnovara.it. La quota di partecipazione prevista è di 15 euro e comprende un simpatico gadget. Prima di partire i partecipanti dovranno scattarsi una foto in tenuta sportiva e pubblicarla sul proprio profilo Facebook, taggando la pagina “Unione Italiana Ciechi Ipovedenti Novara”. Sullo smartphone bisognerà fa partire l’applicazione preferita per registrare i dati dell’attività sportiva. Ogni partecipante sarà il solo a conoscere il proprio percorso. L’unica regola è la distanza da effettuare: 6 km. Ecco perché sarà una corsa “cieca”.

Si potrà quindi decidere di gareggiare in qualsiasi spazio: nel giardino di casa, in pista, per la città, tra la natura o attorno al divano. L’importante sarà partecipare. A fine gara, percorsi i 6 km, bisognerà mandare a info@uicnovara.it uno screenshot della propria applicazione con i dettagli della performance atletica, il tipo di percorso che è stato effettuato e il tempo impiegato. Chi realizzerà il miglior tempo verrà premiato. Con i fondi raccolti, come anticipato, si acquisterà una stampante 3D per la sede Uici di corso Torino.

 

 

 

Monica Curino: