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Coronavirus, Confesercenti: «La situazione per le piccole imprese è economicamente drammatica»

«Per le piccole imprese, la situazione sotto l’aspetto economico è drammatica».

A dircelo è Luigi Minicucci di Confesercenti Piemonte e Orientale. L’emergenza Coronavirus, oltre che dal punto di vista sanitario ha infatti creato non pochi problemi anche sotto l’aspetto economico e sociale per la chiusura prolungata delle attività.

«Per molti, purtroppo, siamo nell’insostenibilità – prosegue Minicucci -. Nella realtà dei fatti, ad oggi, nessuno ha dato una mano alla piccola impresa, di soldi non se ne sono visti. Si parla della possibilità, forse di poter ricevere dei soldi dallo Stato ma allo stesso tempo dovrebbero poi essere restituiti. Che senso avrebbe questo oggi? Anche la Regione dovrebbe scendere in campo e aiutare, ci sono persone che letteralmente non riescono neanche più a mangiare. La cosa che preoccupa molto è che delle attività, con ogni probabilità, rischiano di non poter più aprire. Come faranno a pagare le merci o l’affitto? Il commerciante sta soffrendo più di ogni altro. I lavoratori bene o male hanno la cassa integrazione che non devono restituire, mentre qui se va bene si ricevono 600 euro che in alcuni casi servono per pagare metà della corrente elettrica che consumano con il negozio chiuso».

Per Minicucci l’unica strada è quella di «soldi liquidi, veri e certi subito sui conti correnti delle attività. Inoltre, le parole tasse e imposte per il 2020 non andrebbe neanche accennata, perché a giugno cosa cambierà? Auspico che le persone vadano sempre più a comprare nel negozio di vicinato che oggi prova comunque a rimanere in piedi in qualche modo con i servizi a domicilio prendendosi anche dei rischi facendo sacrifici».

Marco Cito

Marco Cito: