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Don Lorenzo Rosa: «Ora l’oratorio è diventato il magazzino della Caritas»

Abbiamo sentito la voce di alcuni sacerdoti della nostra Diocesi in questo particolare momento: i legami della comunità che non si sciolgono.

Di seguito l’intervista a don Lorenzo Rosa, coadiutore della parrocchia di San Martino di Novara.

L’Oratorio non è più il luogo in cui tutti i pomeriggi si ritrovavano i giovani e i bambini con le loro famiglie, per incontrarsi e giocare liberamente in salone e nel cortile, ora è uno spazio a servizio della comunità di San Martino, un prolungamento del centro d’ascolto parrocchiale. «Il silenzio è ancora strano, non è ancora famigliare per me che vivo qui ed ero abituato a sentire le voci dei ragazzi – spiega don Lorenzo Rosa, coadiutore della parrocchia di San Martino di Novara -. Ora è il luogo da cui passano gli aiuti per chi ha bisogno, è il magazzino dove i volontari della Caritas lavorano, a turno, per far sì che nessuno si senta solo». Questo grande cambiamento, che riguarda l’Oratorio di San Martino, è un segno «rassicurante, perché in ogni caso questo luogo continua ad essere uno dei centri vivi e attivi della comunità». E continua ad esserlo assieme alla chiesa, da dove ogni giorno vengono trasmessi attraverso un canale radio in streaming la Messa e il Rosario. Quello che non si riesce a fare, naturalmente, è incontrarsi come prima: «Con gli animatori tentiamo approcci diversi per radunarci online con i ragazzi – racconta don Lorenzo -. Ma anche se li “vediamo” in videoconferenza o attraverso le videochat, riusciamo ad ascoltarli e a parlare davvero con loro attraverso la “vecchia” telefonata».

Qui l’intervista a don Pierangelo Cerutti parroco di Bellinzago Novarese

Qui l’intervista a don Giammario Lanfranchini, parroco di Omegna

Qui l’intervista a don Gianluca Villa parroco di Stresa

Qui l’intervista a don Matteo Borroni di Quarona e don Enrico Marcioni parroco di Grignasco.

Qui l’intervista a don Andrea Vigliarolo, coadiutore della parrocchia di Sant’Agabio a Novara

Qui l’intervista a don Adriano Micotti, parroco di Trobaso

Sara Sturmhoevel: