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Rifiuti abbandonati nel Parco del Ticino a Galliate, denunciato biellese

La Stazione Carabinieri Forestale di Borgolavezzaro ha segnalato all’Autorità Giudiziaria un cittadino italiano, residente in provincia di Biella, per aver abbandonato rifiuti tipo “RAEE” (piccoli elettrodomestici) in località sotto il ponte Ticino nel comune di Galliate, nel Novarese, all’interno del parco naturale del Ticino.

A seguito delle indagini è stato identificato il presunto autore degli abbandoni. Si è anche proceduto a controllare la sua azienda di riparazione di elettrodomestici, che si trova a Romentino. All’interno dell’azienda sono stati ritrovati ulteriori rifiuti dello stesso tipo di parte di quelli rinvenuti nel parco naturale, all’accertamento risultati illegalmente gestiti.

Dal controllo in azienda è stato constatato che il deposito temporaneo dei rifiuti effettuato all’interno della ditta non rispettava le condizioni previste dalla normativa ambientale vigente. Era, infatti, impossibile la ricostruzione della filiera di produzione e smaltimento dei rifiuti prodotti dalla stessa attività aziendale. All’indagato è stata anche contestata la violazione amministrativa per la mancata compilazione del registro di carico/scarico rifiuti con pagamento in misura ridotta di 2.066 euro.

Tutti i rifiuti, sia quelli abbandonati sia quelli illecitamente detenuti e gestiti in azienda, sono stati sottoposti a sequestro, che è stato convalidato nei giorni scorsi. Nei prossimi giorni si procederà a una più puntuale qualificazione e tipizzazione dei rifiuti. Comunque, dai primi accertamenti, rilevano i Carabinieri Forestale, non sembrano emergere situazioni di pericolo per la salute pubblica.

L’indagine era stata avviata a seguito di segnalazione da parte delle Guardie Ecologiche Volontarie, che avevano notato il deposito illegale di rifiuti. La Stazione si è, così, tempestivamente attivata allo scopo di verificare l’entità dell’abbandono e per individuare l’autore del fatto. In caso di condanna, oltre a rispondere del reato commesso, l’indagato dovrà provvedere, a proprie spese, al debito smaltimento dei rifiuti illecitamente depositati ed alla ripulitura dell’area con ripristino delle condizioni ambientali originarie. “Purtroppo, la pratica di abbandonare i rifiuti in natura è ancora troppo diffusa – si legge nella nota della Stazione Carabinieri Forestale di Borgolavezzaro – Lo smaltimento illecito di elettrodomestici costituisce una delle forme più vistose e spiacevoli di inquinamento ambientale. I singoli abbandoni, per quanto di piccola entità, sommati nel loro insieme, finiscono per impattare negativamente sulla qualità e integrità del patrimonio ambientale delle nostre città e delle nostre campagne”.

Monica Curino: