Aperto alle visite “Il Famedio” del cimitero di Domodossola

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In occasione delle festività di Ognissanti e della commemorazione dei defunti, al cimitero domese è stato possibile visitare il “famedio” che solitamente è chiuso. Si tratta di una decisione presa dal Comune in seguito alla richiesta in questo senso della nuova Pro loco di Domodossola. Nel famedio, che si trova proprio all’ingresso del cimitero, è custodita la memoria di personaggi che hanno segnato la storia di Domodossola. Entrando ci si trova davanti il monumento funebre del benefattore finanziere e politico Gian Giacomo Galletti, nato a Bognanco nel 1789 e morto a Parigi nel 1873, che lasciò le sue enormi sostanze ai Comuni di Domo e Bognanco. Con i suoi lasciti furono comprati il Palazzo San Francesco e Palazzo Silva ed edificata e finanziata la scuola artigianale a lui intitolata. Alle pareti lapidi che ricordano i martiri del 1798 e poi il generale Giovan Battista Chiossi, nato a Domodossola nel 1863 e ivi morto nel 1926. Combattente decorato nelle guerre coloniali, nella Prima guerra mondiale raggiunse il grado di generale. Congedatosi nel 1920, fu sindaco fino alla morte

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