Il pane invenduto di Borgomanero aiuta i bisognosi

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Difficoltà economiche, prezzi in aumento e conseguenti inviti – alcuni prossimi a diventare norme di legge – ad essere parsimoniosi. Però ci sono prodotti che vengono buttati e quello che più tocca il cuore è il più iconico fra gli alimenti, il pane. «Anche le briciole vanno raccolte». Così si diceva un tempo. Ma oggi le disposizioni di legge – peraltro non prive della loro validità – obbligano a non vendere il pane nel giorno successivo a quello di produzione. Quello che alla sera non è venduto, viene buttato. O forse dato agli animali. Ma ci sono persone che si dedicano al suo recupero, come i volontari della Rete Nondisolopane. A Borgomanero, attivi dal 2013, sono coordinati da Lella Buschini.

Come si svolge il vostro servizio? «Ogni giorno, dal lunedì al venerdì, nel tardo pomeriggio o verso sera andiamo in negozi di panetteria e raccogliamo l’invenduto. Lo portiamo all’Emporio Borgosolidale, al pian terreno della stazione ferroviaria, dove viene dato a chi ne ha bisogno». Quando avviene la distribuzione? «Verso le 19 con intervento della Caritas e dei volontari».

Quante famiglie ne fruiscono? «Venticinque, ma il numero può variare»

L’articolo integrale sul nostro settimanale, nelle edizioni disponibili nella zona centrale della diocesi di Novara – L’Informatore di Borgomanero, il Monte Rosa, il Sempione – in edicola da venerdì 9 settembre 2022. Tutti i settimanali si possono consultare anche online.