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    Categories: Cronaca

Donna in manette per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina

Una 45enne sudamericana è finita in carcere perché responsabile di favoreggiamento all’immigrazione clandestina, contraffazione dell’autorizzazione al lavoro e relativa documentazione e trasporto di stranieri in Italia in violazione delle disposizioni del Testo Unico sull’Immigrazione.

La donna è stata al centro di accurati controlli da parte dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Novara. Una serie di operazioni da cui è emerso come la 45enne fosse oggetto di due provvedimenti da parte dell’autorità giudiziaria. Ragione per cui è stata allertata la Squadra Mobile, che ha effettuato ulteriori indagini.

E’ emerso così che la donna era stata condannata una prima volta nel 2010 da una sentenza della Corte d’Appello di Torino per favoreggiamento all’immigrazione clandestina, contraffazione dell’autorizzazione al lavoro e relativa documentazione (nulla osta al lavoro subordinato e contratti di soggiorno). Nel 2014 è stata invece emessa una seconda sentenza di condanna dalla Corte d’Appello di Roma in riconoscimento di una sentenza francese per fatti avvenuti al di fuori del territorio italiano riconducibili a un altro reato, il trasporto di stranieri nel territorio dello stato in violazione delle disposizioni del Testo Unico sull’Immigrazione. La donna, avendo scelto, dopo la prima condanna, per la sanzione alternativa alla detenzione dell’espulsione dal territorio nazionale, non poteva infatti rientrare in Italia prima di 10 anni dalla data del primo provvedimento. Per questa ragione la donna è stata arrestata.
Al momento sta scontando il residuo della pena, di 2 anni e 10 mesi.

Monica Curino: