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È morto don Franco Pilone. Per trent’anni parroco a Cressa

Cordoglio a Cressa e nella Chiesa novarese per la scomparsa di don Franco Pilone, che nel paese del Borgomanerese era stato parroco per oltre 30 anni, sino al 2006. 

Don Franco, 89 anni, era ricoverato presso l’ospedale di Empoli: da diversi anni risiedeva nella Residenza “Del Campana Guazzesi” a San Miniato in Toscana, vicino alla famiglia.

Nato il nove febbraio 1933 a Trento, seguendo il padre carabiniere la famiglia si era poi trasferita ad Arona, quando lui aveva sei anni. La sua è stata una vocazione “matura”: era stato ordinato – dopo aver lavorato in fabbrica per diversi anni – da mons. Placido Maria Cambiaghi nel giugno del 1968. I primi anni di sacerdozio li ha vissuti come vicario parrocchiale a Galliate (sino al 1971) e poi a Crusinallo, sino al 1973, anno in cui gli è stato affidato l’incarico di amministratore del Santuario di Boca.

Un servizio che ha svolto sino al 1975, quando è stato nominato parroco di Cressa.

A ricordarlo due dei giovani della parrocchia, divenuti poi sacerdoti, per i quali don Franco è stato fondamentale nel preparare il terreno alla vocazione: don Flavio Campagnoli, direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose e parroco a Granozzo con Monticello e padre Gianfermo Nicolini, parroco della parrocchia di San Giuseppe a Novara.

«Ricordo le cene della domenica con lui e il nostro gruppo di giovani – dice don Campagnoli -. Di don Franco colpiva la cultura, la vastità degli interessi: dalla teologia alla filosofia, ma anche al jazz e all’arte pittorica. Sapeva trovare i modi per coinvolgere e parlare al nostro piccolo gruppo di giovani».

Padre Nicolini ne ricorda la profonda e semplice testimonianza di prete. «La mia vocazione è nata con lui. Ma è sempre stato discreto, capace di indirizzare senza mai prevaricare – racconta -. Accanto alla grande cultura aveva grandissime doti nei rapporti umani. Il suo era un carattere forte. Talvolta sapeva essere molto diretto. Ma a impressionare era la cura e l’attenzione che aveva per gli altri. Un esempio? Il tempo passato a confessare al santuario di Boca. Dove arrivava sempre in bicicletta: un’altra sua grande passione».   

I funerali saranno celebrati domani, 6 luglio, nella chiesa dei santi Filippo e Giacomo a Ponte a Elsa, in provincia di Pisa, alle ore 15. Ma lo ricorderà anche la sua comunità di adozione – spiega il vicario per il clero e la vita consacrata don Franco Giudice – nella messa di domenica prossima alle 10 in chiesa parrocchiale a Cressa e poi in occasione dell’incontro dei sacerdoti legati a Cressa nella seconda giornata della Festa patronale di san Prospero lunedì 1 agosto 2022 con la Messa delle ore 19. Lo affidiamo al Signore ricordandolo per il suo servizio alla nostra Diocesi».

 

Andrea Gilardoni: