Novara: studenti universitari siriani “alla ricerca del loro domani”

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Il sogno di Georges è dar vita a un progetto italo-siriano, con cui aiutare sia il Paese che l’ha accolto, sia la sua terra, che ha lasciato per completare il percorso di studi. Lui è un 27enne di Aleppo, studente della facoltà di Medicina, giunto in Italia nel 2019 con l’iniziativa d’accoglienza dei ‘corridoi educativi’, che, avviati all’Università Cattolica nel 2016, dal 2017 coinvolgono l’Ateneo Avogadro.
A Georges manca un solo esame, poi potrà svolgere la professione medica. «Spero di poter lavorare – racconta – nel giro di tre mesi. Mi piace l’Italia e farei il medico anche qui, ma non mi spiacerebbe poter tornare in Siria. Sarebbe bello un progetto che mi consenta di essere operativo sia da una parte sia dall’altra. In Italia sono stato accolto bene».
Georges, con Kinan e Nawar, di 28 e 24 anni, sono stati i protagonisti della serata “Dalla Siria in cerca del domani. Storie di studenti siriani accolti a Novara in un abbraccio di solidarietà che li accompagnerà sino alla laurea”, promosso dalla parrocchia del Sacro Cuore con l’associazione Ohana.

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