Quando il signor Motta brevettò “la colomba dal Rampun”

0
[bsa_pro_ad_space id=2]

È una leggenda? È una storia vera? Le prove sono andate perse, ma la vicenda resta viva nel ricordo dei più anziani e da generazioni è tramandata nelle famiglie di Fondotoce.
Si tratta dell’invenzione della colomba, il dolce che tradizionalmente è consumato a Pasqua. A crearlo sarebbe stato il panettiere Ramponi agli inizi del Novecento nel suo forno a pochi passi dalla via nazionale a Fondotoce. Farina, burro, uova e un po’ di fantasia permisero all’industrioso artigiano di offrire ai suoi clienti qualcosa di speciale. «A rubargli, in senso buono, il mestiere fu un suo garzone – racconta Giorgio Danini, storico della frazione verbanese. – Così mi è sempre stato detto fin da bambino. A lavorare dal Ramponi si dice che vi fosse un certo Motta. Sarebbe Angelo Motta, che poi negli anni Trenta a Milano realizzerà la celebre colomba, registrandone il marchio. Alcuni anni fa un nostro compaesano, Angelo Zanetto, che negli anni Sessanta e Settanta è stato uno chef di prestigio a Milano, mi raccontò che fu proprio
Motta a confermagli il tutto».
Vero o non vero, un dato è certo. A Fondotoce c’è ancora chi ricorda il profumo della “colomba dal Rampun”, un lusso per quei tempi. Per la cronaca, Ramponi emigrò in Argentina e l’attività fu rilevata da Emilio Bottani e successivamente dal figlio Attilio con la moglie Carla Buscaglia. Oggi il forno e la panetteria sono ancora lì, al numero 1 di via
Toce. È passato un secolo, ma il ricordo della colomba dal Rampun vive ancora.