No Pass a Novara. Per il 15esimo sabato di protesta sfilano come prigionieri dei lager nazisti

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Quindicesimo sabato di protesta anche a Novara, nel pomeriggio di oggi, sabato 30 ottobre, da parte dei ‘no Pass’. Centocinquanta i partecipanti alla nuova manifestazione, più o meno in linea coi numeri della scorsa settimana, quando avevano aderito poco meno di 200 persone.

Il ritrovo, come ormai da qualche tempo, nella centralissima piazza Duomo, con una serie di interventi da parte degli organizzatori. E poi corteo sino a davanti al Comune e giù lungo corso Cavour, quasi sino alla piazza. Svolta in via Gaudenzio Ferrari e, pian piano, rientro sino ancora a piazza Duomo, con ulteriori interventi. Un corteo che ha messo in atto una novità. Oggi tutti i partecipanti indossavano alcune pettorine a strisce bianco e grigie e ai due estremi del corteo tenevano in mano come del filo spinato, delle catene. Un rimando ai lager nazisti. Una ‘coreografia’ scelta dai manifestanti per evidenziare la loro contrarietà al Green Pass, ritenuto, a loro parere, uno strumento contro la libertà, uno strumento di dittatura.

Qualcosa che è tornato anche nei vari interventi, che si sono protratti sino a oltre le 19.30. Tra gli striscioni esposti, “Non cedere ai ricatti, resisti! Fai valere i tuoi diritti” o ancora “Stop dittatura”. Lungo il corteo le grida “La gente come noi non molla mai” e “Giù le mani dai bambini”. A monitorare la situazione, come ogni sabato, Polizia, Carabinieri e Polizia locale.