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Novara: docente di un liceo denunciato per molestie sessuali alle allieve

Nella vita di tutti i giorni era un insegnante di storia e filosofia di un liceo di Novara, un docente di lunga esperienza e con una carriera impeccabile. Un professore che, proprio per queste sue caratteristiche, appariva ai suoi studenti come un punto di riferimento, come una guida, quello che, in fin dei conti, un insegnante dovrebbe essere. Lui stesso amava circondarsi dei suoi ragazzi anche in occasione di attività extra-scolastiche.

Come, però, scoperto dalla Polizia di Stato di Novara, dietro a questo quadro rassicurante si nascondeva un’altra situazione. Sono state le medesime vittime che, con il loro racconto agli investigatori, hanno rotto il muro di silenzio, consentendo alla Squadra Mobile di Novara, a seguito di una lunga e delicata indagine, di appurare che l’insegnante, facendo leva sul proprio ruolo, induceva giovani alunne a sottostare ad approcci di natura sessuale.

Gli agenti hanno accertato come il docente, 64enne del Novarese, con un vero e proprio comportamento, definito “seriale” dalla Polizia, “individuava – riferisce ancora la Questura – giovani studentesse di suo gradimento e abusando del suo ruolo nonché insistendo sul fatto che occorresse svolgere degli approfondimenti assolutamente necessari in vista della maturità, o per il completamento di ricerche e la scrittura di libri (alcuni di essi pubblicati), fissava con le stesse incontri privati in aule particolarmente appartate della scuola o, addirittura, presso la propria abitazione”. In queste occasioni, come riportano gli investigatori in una nota stampa, “metteva in atto gli abusi sessuali”. Abusi costituiti da baci sulla bocca e sul collo, palpeggiamenti e contatti fisici non voluti e dal quale le giovani, sebbene sopraffatte dall’insegnante e scioccate dal suo comportamento, cercavano di divincolarsi in ogni modo o, in alcuni casi, impietrite, erano costrette a subire.

Su delega della Procura della Repubblica di Novara, gli agenti della Squadra Mobile hanno proceduto a perquisire l’abitazione dell’insegnante, arrivando a sequestrare alcuni supporti informatici del docente, in particolare telefono cellulare, personal computer, tablet. Hanno anche ascoltato alcune ragazze, allieve o ex allieve del docente. L’esame del materiale informatico sequestrato e l’ascolto delle giovani ragazze ha consentito di raccogliere, spiega la Polizia, “numerosi elementi probatori e suffragare il quadro accusatorio a carico dell’insegnante”. Sarebbero stati raccolti indizi di prova che lo vedrebbero autore di almeno cinque abusi ai danni di allieve, quattro da poco maggiorenni e una di soli 17 anni.

Nel corso dell’attività d’indagine è emerso che questi comportamenti erano messi in atto dal docente da diversi anni. Alcuni  suoi discutibili atteggiamenti pubblici erano tollerati e scambiati per “gesti affettuosi” mentre, in realtà, celavano un preciso modus operandi finalizzato a carpire la fiducia delle giovani vittime.

Il Giudice per le indagini preliminari al Tribunale di Novara, su richiesta della Procura, ritenendo sussistenti gravi indizi di colpevolezza per ripetute violenze sessuali continuate, aggravate dalla qualifica di pubblico ufficiale e dall’aver approfittato dello stato di inferiorità delle vittime, ha emesso nei confronti dell’insegnante la misura cautelare dell’interdizione dalla professione di docente per un anno, misura eseguita lo scorso 9 dicembre.

“Denunciare dinanzi a questi vili reati – spiega la Polizia – è l’unico modo per far emergere deprecabili comportamenti e porre fine a incresciose situazioni che possono creare, nel tempo, anche danni psicologici alle fragili vittime. La Polizia e le Istituzioni sono molto attente al contrasto di questa tipologia di reati”.

Monica Curino: