Novarese sarà zona rossa: torna il lockdown da venerdì 6 novembre

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In Piemonte e di conseguenza anche nel Novarese da venerdì 6 novembre, sarà lockdown.

La Regione con ogni probabilità sarà infatti inserita, secondo il livello di rischio, nella zona rossa tornando, di fatto, allo scorso mese di marzo.

In un primo momento sembrava che le misure dovessero scattare nella giornata di giovedì mentre si è spostato il tutto di un giorno dopo che  l’ordinanza sarà pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Il nuovo Dpcm scadrà il 3 dicembre e prevede per almeno 15 giorni lo stop a ogni spostamento in entrata e in uscita dalla Regione. Sarà vietato uscire anche dal Comune di residenza. Chiusi i negozi al dettaglio (bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie mentre resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio, nonché, fino alle ore 22, la ristorazione con asporto), tranne quelli alimentari, farmacie ed edicole. 

Per quanto concerne l’attività scolastica, sarà in presenza per la scuola dell’infanzia, elementare e prima media. Dad per il resto.

Vietate le attività sportive, anche svolte nei centri sportivi all’aperto. Sarà invece consentito svolgere individualmente attività motoria (sport e passeggiate), ma sempre e solo in prossimità (individualmente) della propria abitazione.

Tra le altre misure Nazionali prese la chiusura di musei e mostre, coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino, chiusi i “corner scommesse e giochi” nei bar e nelle tabaccherie.

Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo. Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto.

Restano sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso. Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose.

Sono sospesi i convegni, i congressi e gli altri eventi, ad eccezione di quelli che si svolgono con modalità a distanza.

Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si svolgono nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo.