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Don Silvio Barbaglia nuovo parroco di Veveri

Don Silvio Barbaglia sarà il nuovo parroco di San Maiolo di Veveri, succedendo a don Franco Ghirardi. A comunicarlo una lettera del vescovo Franco Giulio Brambilla, letta nelle messe vigiliari e festive di questo fine settimana.

Don Silvio, biblista e docente presso il Seminario diocesano, è un sacerdote molto conosciuto in città, dove da anni anima iniziative culturali e spirituali, anche attraverso l’associazione La Nuova Regaldi, prima fra tutte il percorso quaresimale Passio, che con cadenza biennale propone in tutta la diocesi appuntamenti di approfondimento artistico, sociale e storico “attorno al mistero Pasquale”. Durante il periodo di lockdown è stato proprio lui, con i volontari del Comitato Passio, ad occuparsi dell’organizzazione della trasmissione in streaming internet e sulle televisioni locali delle messe e dell’appuntamento di preghiera quotidiano guidato dal vescovo. Assumerà  l’incarico a partire dal 1° settembre.

«Don Franco terminerà ufficialmente la sua responsabilità di parroco il prossimo 31 agosto, ed ha scelto, come sua prossima abitazione, un appartamento privato in zona, così da restare ancora fisicamente vicino a voi – ha scritto il vescovo -. Ringrazio don Silvio per la grande generosità e disponibilità ad aggiungere ai suoi molteplici impegni diocesani anche questa nuova responsabilità, certo che saprà aiutarvi a camminare, in comunione con le altre parrocchie della vostra Unità Pastorale Missionaria, nella gioiosa testimonianza a tutti del Signore Gesù».

E un ringraziamento caloroso il vescovo lo riserva anche a don Ghirardi, spiegando i perché dell’avvicendamento: «Don Franco era con voi da ben quarantasei anni; ha dedicato la maggior parte della sua vita sacerdotale alla comunità di Veveri, condividendo pienamente la sua vita con la vostra. Ora, pur con rammarico e sofferenza ha accettato di compiere questo passo a causa dell’età e della sua situazione sanitaria problematica che non gli permette più di far fronte a tutte le esigenze pastorali che richiede una parrocchia come la vostra».

Andrea Gilardoni: