Il sindaco Canelli: «Logistica, nuovo ospedale, rigenerazione urbana. La mia ricetta per la Novara del nuovo millennio»

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Il sindaco di Novara Alessandro Canelli
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La Novara di domani Canelli ce l’ha tutta in testa. Lo si capisce da come preleva virtualmente pezzi presi dagli schemi di progetto collocandoli con ampi gesti delle mani su una mappa, anche questa virtuale, collocata in aria. Quando parla del futuro di Villa Bossi e delle sfide del Covid, della logistica e delle piste ciclabili, di quel che succederà quando avremo il nuovo ospedale, è chiaro che il sindaco più popolare dei capoluoghi del Piemonte, secondo la classifica del Sole24Ore, è davvero convincente. «Quello per cui abbiamo lavorato per quattro anni – dice con un moderato ma fermo entusiasmo – ce l’abbiamo a portata di mano. Ci sono tantissimi progetti che possiamo avviare concretamente da subito». Facciamo qualche esempio? «Abbiamo definito il volto della nuova logistica di Sant’Agabio. Si sta già lavorando sulla zona degli ex magazzini Cariplo; è un progetto enorme che non si fermerà lì, ma che coinvolgerà tutta l’area con un assetto che prevede anche la creazione di strutture residenziali e una nuova viabilità. Vuol dire ridisegnare il volto di un intero quartiere e creare posti di lavoro. Poi entro qualche settimana sarà possibile partire anche con il cantiere per Agognate».

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