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Maturità: in classe con l’ansia e lo stress

Un esame di maturità particolare condito da tanta ansia e stress dopo il lockdown. Così hanno vissuto gli studenti novaresi il ritorno, per l’ultima volta, nelle loro classi con le interrogazioni dal vivo dopo mesi di didattica a distanza. «Il protocollo prevede una serie di attenzioni – ci ha detto il vice presidente dell’Omar -. I ragazzi si stanno comportando al meglio in una situazione particolare per tutti. All’ingresso al candidato viene provata la febbre e si sanifica le mani e poi compila un’autodichiarazione. Successivamente viene accompagnati da un collaboratore in una sala di attesa adiacente a quella dell’esame». Rosalba Fecchio è presidente di commissione al Ravizza: «Sono rimasta stupita di come i ragazzi siano arrivati preparati e organizzati. Hanno tutti elaborati davvero interessanti. Raccontano le loro esperienze in maniera molto vissuta e partecipe». 

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Marco Cito: