Torna il progetto “Stato di grazia” di Oltre le Quinte: realizzato a distanza e con successo

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L’associazione Oltre le Quinte nel 2019 aveva dato vita alla mostra “Stato di Grazia”. L’autrice del progetto, Francesca Cola, aveva guidato i performer dell’associazione in un lavoro immaginativo corporeo rivolto alla creazione autoriale di un’immagine fotografica, realizzata dalla fotografa Silvia Pastore, rappresentante lo “Stato di Grazia” personale di ogni partecipante. Le due artiste, con la mediazione di Cristina Pastrello, presidente di Oltre le Quinte, avevano guidato le persone in un percorso di creazione unica, il cui esito erano state 19 opere esposte allo spazio Nòva con grande successo.

Il progetto nella sua evoluzione prevede anche una produzione di danza, quadri di movimento ispirati allo Stato di Grazia e un processo partecipato di comunità.

 

L’avvio del lockdown ha bloccato il lavoro in presenza che sarebbe dovuto partire, sia con i performer sia con i cittadini. Il gruppo ha però deciso di non interrompere il lavoro di comunità, ma di trasformarlo per renderlo possibile anche a distanza. «Chi ha avuto la possibilità di vedere la nostra mostra a Novara è uscito pensando “io cosa avrei risposto?” – spiega Pastrello – Per questo abbiamo creato un lavoro di comunità, che potesse accompagnare tutti i cittadini nell’esplorazione immaginativa e nella realizzazione del proprio Stato di Grazia. Era per noi importante rendere fertile e creativo anche il tempo in isolamento e creare opportunità di relazione tra le persone. Abbiamo quindi lanciato una call, accolta con entusiasmo da molti». Cola ha inviato un vocale a chi aveva aderito alla call, guidandolo con la sua voce in un processo immersivo e di creazione immaginativa. Poi Pastore ha realizzato uno scatto a traduzione di questo immaginato. L’esito del percorso artistico è la creazione di una galleria di immagini rappresentativa degli Stati di Grazia Individuali. Data scelta come termine della creazione il 3 maggio, scadenza della fase 1. Con la fase di riapertura si apre anche la visione delle 25 opere, per ora virtualmente, sul sito www.oltrelequinte.eu.