L’Asl di Vercelli, vista la grande attenzione e sensibilità dimostrata dai donatori della Fondazione Valsesia Onlus, che da subito hanno supportato l’attività di contenimento della drammatica situazione determinatasi con la diffusione di Covid-19, ha indicato all’associazione l’importanza di corredare il sistema diagnostico, ricevuto pochi giorni fa grazie alle donazioni della famiglia e dell’azienda Loro Piana, con un ecografo utile per la valutazione della polmonite grave e della pervietà dei vasi, al fine di scongiurare che l’apparato circolatorio possa subire danni da trombosi. Martedì 5 maggio presso l’ospedale Sant’Andrea di Vercelli, in un’area definita delle malattie infettive, si è tenuta la consegna ufficiale del nuovo ecografo da parte dei rappresentanti di Fondazione Valsesia.
Sono intervenuti il presidente dell’associazione, la dott. Laura Cerra, la consigliera della Fondazione Valsesia Emanuela Buonanno, il dott. Silvio Borrè, direttore del reparto di Malattie infettive dell’Asl Vercelli, il direttore dell’Anestesia e Rianimazione Carlo Olivieri e il direttore sanitario dell’Asl Vercelli Arturo Pasqualucci. Di nuovo la generosità dei valsesiani non si è fatta attendere e le donazioni hanno permesso alla Fondazione Valsesia di accogliere la richiesta dell’Asl, determinata dal fatto che l’elevata contagiosità del virus, unitamente al rischio di trasportare pazienti con polmonite o scompenso, complicano l’esecuzione e la ripetizione di radiografie, mentre l’ecografia polmonare fornisce importanti indicazioni sull’andamento della malattia, con i vantaggi della facilità d’uso, della ripetibilità e della assenza di radiazioni. La possibilità di monitorare eventuali fenomeni tromboembolici direttamente al letto del paziente rendono l’ecografo uno strumento essenziale nella quotidianità clinica legata all’assistenza dei pazienti Covid-19 positivi.