Social “invasi” da sorrisi e scatti divertenti grazie a studentesse dell’Istituto Carlo Borromeodi Borgomanero.

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Più di 250 stories su Instagram, oltre 150 post su Facebook e un numero indefinito di sorrisi. E’ andato oltre le più rosee previsioni il progetto #7giornidifelicità, ideato da Giulia, Lorenza e Alice, studentesse dell’Istituto Carlo Borromeo di Borgomanero, in via Torrione all’ex sede della Fianzna.

Dal 27 aprile al 3 maggio,  l’originale sfida chiedeva la condivisione di immagini di un momento della propria giornata o della propria vita, per regalare un sorriso a chi in questo periodo faticava a trovarlo. Tante le immagini arrivate sui canali digitali della scuola (Facebook – Istituto Carlo Borromeo e Instagram @istituto.carlo.borromeo).

Anche l’Amministrazione comunale di Borgomanero ne ha dato il patrocinio e l’assessore alla Cultura Francesco Valsesia si è complimentato l’istituto e con le promotrici.

Il progetto è stato la professoressa Valentina Oioli, docente di psicologia e Barbara Ferrarese, insegnate di informatica ed esperta di comunicazione digitale.

«È stata una settimana intensa, che ci ha regalato molte emozioni positive – ha detto Valentina Oioli –  Ringrazio, anche a nome di tutto il gruppo, il Comune di Borgomanero e la direzione dell’Istituto Carlo Borromeo per avervi creduto. Le ragazze hanno lavorato con grande passione ed entusiasmo per far arrivare un messaggio positivo. Sono davvero molto orgogliosa di loro».

«Il progetto è nato durante un momento di didattica online, quasi per scherzo. Mai avremmo pensato che sarebbe diventato così “virale” – ha aggiunto Barbara Ferrarese -. Abbiamo ricevuto veramente tanti contenuti e di qualità. Spesso mi si è scaricato il cellulare per via dell’alto numero di messaggi ricevuti! È stato bello sentire tanto affetto, un vero abbraccio virtuale».

 “Sono molto soddisfatta del lavoro che i miei studenti e i miei insegnanti hanno svolto – ha concluso la preside Piera Grossini – durante l’anno, insieme a Lorna e Barbara che con me amministrano l’Istituto, seguiamo passo passo gli alunni, ascoltando i loro pensieri e i loro problemi. Questo progetto ha dimostrato che, se si fanno le cose seriamente e con impegno, i risultati arrivano, come nello studio».