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Luci accese in palestre e centri artistici: esistiamo anche noi

Comunicato Stampa- I canali social hanno svolto e continuano ad avere un ruolo importante nel corso dell’emergenza Coronavirus, riuscendo a colmare almeno in parte i vuoti provocati dal sia pur comprensibile e necessario distanziamento sociale che dura ormai da più di 2 mesi. Proprio grazie ad un gruppo facebook “Apriamo le palestre”, promosso da Giampiero Guglielmi, life Coach e consigliere Regionale Coni Puglia, è nata l’iniziativa che coinvolgerà anche Omegna e il Verbano Cusio Ossola.

Lunedì 4 maggio alle 21 le palestre e le scuole di danza del territorio che hanno aderito, accenderanno le luci delle proprie sedi e strutture per ricordare che esistiamo anche noi.       

Nella nostra zona a rilanciare l’invito a partecipare è Anna Bonansea della palestra Excel Evolution di Omegna. «Nei molti annunci del governo da quando si è cominciato a parlare della fase 2 e delle riaperture, noi delle palestre siamo stati praticamente dimenticati- spiega. Per noi si parla di una possibile riapertura il 18 maggio, ma quasi un mese in più di chiusura provocherebbe un disastro economico e gestionale che con grande fatica in questi due mesi di stop forzato siamo riusciti faticosamente ad evitare, anche con sacrifici economici personali. Siamo giovani e non certo ricchi economicamente, ma sicuramente ricchissimi di entusiasmo, di voglia di fare, siamo innamorati della nostra attività e ci mettiamo cuore e anima, lavoriamo per il benessere, ma abbiamo bisogno di riaprire subito, ovviamente in totale sicurezza, per non vanificare tutti gli sforzi fatti finora per non fallire definitivamente e per garantire il posto di lavoro a tante figure professionali che lavorano ogni giorno nel nostro team. Il tema della sicurezza è al centro anche della nostra attenzione e siamo pronti ad adottare soluzioni che sarebbero di gran lunga più efficaci di quelle attuate nei supermercati o sui mezzi pubblici»

 

Di seguito qualche dato: le palestre in Italia sono più di 100.000 nelle quali lavorano più di 1.200.000 tecnici tra istruttori, allenatori, maestri, personal trainer; con 20.000.000 di frequentatori e un indotto che muove circa 16 miliardi di euro/anno. La richiesta è quella di risorse a fondo perduto per venire incontro alle necessità del settore, tenendo conto che Asd (Associazioni Sportive Dilettantistiche) e Ssd (Società Sportive Dilettantistiche) da sempre sono penalizzate nei rapporti con le Banche in virtù dell’appartenenza al Terzo Settore. 

 

Stesso discorso vale per le scuole di danza; per amicizia e perchè “vicini” di casa, il centro di formazione artistica Arcademia di Omegna e Verbania ha raccolto l’invito e lunedì sera si illuminerà per vincere la frustrazione di questo momento. «Alle drammatiche problematiche delle palestre si aggiungono quelle delle scuole di danza, di musica, di teatro…il cui destino è tutto da definire – sottolinea Augusto Quaretta di Arcademia. Siamo oltre 20 mila realtà in Italia delle quali non si parla mai, così come non si parla degli artisti, dei musicisti e degli operatori dello spettacolo, considerate categorie “inutili” e quindi “invisibili”. Eppure svolgiamo un ruolo importante anche in termini di educazione e di crescita personale di bambini e giovani, colmando gli spazi lasciati vuoti dalle istituzioni.  Spesso si tratta di associazioni, sportive o culturali, come nel nostro caso, che hanno qualche agevolazione fiscale ma che sono sottoposti a tassazione e che per la loro natura non potranno beneficiare di aiuti nonostante diano lavoro a un mare di persone. Dietro queste realtà ci sono storie personali di chi ha investito tutto se stesso per coltivare e far coltivare agli altri passioni e talenti. La maggior parte di queste persone (insegnanti e collaboratori) non fanno questo per vivere ma vivono per fare questo. Noi esistiamo. Abbiamo il diritto di esistere. Per questo che lunedì sera riaccenderemo il nostro entusiasmo anche se solo per un momento».

Luisa Paonessa: