Consegnati alla Polizia locale i primi 5 prototipi della visiera protettiva progettata dall’Omar

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Sono stati consegnati questa mattina al Comando della Polizia Locale di Novara i primi cinque prototipi della visiera protettiva progettata dall’Istituto tecnico industriale Omar e realizzata, con stampanti 3D, dalla società Boca di San Pietro Mosezzo.
“Un ringraziamento particolare va all’assessore regionale Matteo Marnati e all’Omar, a cui abbiamo chiesto di far partire questa sperimentazione per poi trasformarla in un progetto pilota per tutta la regione – spiega l’assessore alla Polizia Locale del Comune di Novara, Luca Piantanida – I nostri agenti verranno così dotati di una visiera in plexiglass e disinfettabile (circa 80 unità) che renderà ancora più sicuro lo svolgimento del loro lavoro”.

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Presente alla consegna anche l’assessore regionale Marnati: “E’ necessario dotare gli agenti delle Polizie locali del Piemonte di dispositivi di protezione individuale che permettano loro di svolgere il proprio ruolo in assoluta sicurezza. L’Omar inaugura così un progetto, su Novara, che valuteremo anche a livello regionale, perché gli agenti delle forze dell’ordine vengano tutelati quanto più possibile”.
“Stante la mole dei numeri richiesti, sempre crescente – aggiunge il preside dell’Itis Omar, Francesco Ticozzi – abbiamo ritenuto opportuno rivolgerci ad una ditta esterna, considerando finiture e tempi di produzione della stampante 3D. Attualmente, compatibilmente con il reperimento del materiale, ci sono pervenute richieste da parte dell’ospedale Maggiore, dell’Asl di Novara, della Clinica San Francesco, della Polizia Locale del Comune di Trecate e di diverse Aziende. Il nostro istituto, in questi anni, ha acquisito forti competenze e grande credibilità anche nel tessuto imprenditoriale del territorio. Tutto questo veicola e facilita l’inserimento lavorativo dei nostri studenti verso le aziende del territorio”.
“L’Omar – conclude il consigliere provinciale all’Istruzione, Andrea Crivelli – rappresenta una realtà ben radicata sul territorio che, in questo momento di grande emergenza, ha mostrato non solo una profonda sensibilità, ma anche e soprattutto una competenza acquisita con esperienza sul campo e l’importante capacità di fare rete tra scuola e impresa”.