Servizio Civile Provincia di Novara: i 45 giovani coinvolti impegnati via social e nella consegna della spesa a domicilio

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Sono stati “ricollocati” e stanno lavorando a pieno regime i 45 giovani coinvolti nel progetto di Servizio civile della Provincia di Novara svolto con la collaborazione della cooperativa “Aurive”, “che insieme – come ha spiegato il consigliere delegato al Servizio civile Elena Foti – hanno creato un nuovo modello positivo da applicare durante il periodo dell’emergenza Coronavirus, un modello che si basa sullo smartworking e che applica prioritariamente le misure di sicurezza, le precauzioni e il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione per consentire il ritorno in servizio dei ragazzi giovani che fanno parte del progetto, tutti in servizio e attivi per la nostra comunità”.

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Le attività nelle quali i ragazzi sono impegnati, come spiega il presidente di “Aurive” Nadia Trabucchi, “sono quella di sentire in chat quotidianamente i ragazzi dei centri disabili dei consorzi Cisas Castelletto e Ciss Borgomanero, confezionare e portare la spesa a domicilio per il Comune di Arona, Casa Gattinara, Ciss Borgomanero, sostenere gli enti nella fase di accoglienza degli utenti per il Comune di Arona, Casa Gattinara, Urp Borgomanero e Comune di Novara, aiutare enti ed associazioni a sistemare le sedi per ora chiuse rendendole accoglienti: presso le sedi di Angsa (Associazione nazionale genitori soggetti autistici) e Anffas (Associazione nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) sono stati ad esempio piantati fiori in un’aiuola e all’interno sistemati libri e girati video. I giovani stanno inoltre sostenendo biblioteche e musei, come nel caso del Comune di Cameri, Comune di Oleggio, Comune di Trecate, Comune di Castelletto, Comune di Novara, sistemando archivi, procedendo con la catalogazione, aggiornando i social, registrando letture, recensendo libri, supportano il Parco del Ticino nelle sue sedi, aggiornando siti e social e studiando per le imminenti uscite per monitoraggi ambientali”.

Il consigliere Foti e il presidente di “Aurive” rimarcano infine che “per raggiungere questo significativo risultato di rimodulazione del progetto è stato fondamentale l’apporto degli stessi giovani e degli enti di accoglienza, che hanno prontamente colto l’occasione e la proposta degli uffici della Provincia e di “Aurive” per aggiornare i progetti alle nuove modalità imposte dall’emergenza”.