X

Riccardo Brezza: “A Verbania la cultura può e deve fare la sua parte”

Oggi, come allora. Come ai tempi del liceo, quando era tra i leader del movimento studentesco a Verbania. L’impegno civile e sociale in Riccardo Brezza non si è affievolito.

Oggi che ha 29 anni ed è assessore alla cultura del Comune di Verbania lo spirito battagliero non lo ha abbandonato. In queste settimane di emergenza anche il suo assessorato è stato chiamato a fare la propria parte. Come recita lo slogan coniato appositamente per l’occasione: “La cultura dà una mano a Verbania”.

«Ora la priorità è sanitaria – afferma – e tutti dobbiamo contribuire per far sì che venga superata. Non posso però dimenticare il mondo della cultura e della scuola. Per questo sono state pensate cinque azioni».

Le prime due riguardano l’istruzione. «Si è proceduto con la liquidazione agli istituti scolastici dei contributi rimasti in sospeso per arredi e funzioni, per un totale di oltre 55 mila euro – spiega l’assessore Brezza. – Inoltre, insieme all’Ufficio scolastico provinciale abbiamo lanciato un appello alle aziende del settore affinché vi sia una sorta di solidarietà digitale a favore delle scuole».

Questo è un punto che sta a cuore a Brezza. «Per fare lezione a distanza servono strumenti adatti. Non è scontato che tutte le famiglie possano averceli – sottolinea. – In gioco vi è il diritto all’istruzione per tutti. La scuola digitale non deve diventare motivo di divario sociale. Per questo abbiamo deciso di fare la nostra parte, consegnando anche alcuni tablet alle scuole superiori della città».

L’OFFERTA CULTURALE RESTA VIVA

Altro grande capitolo è quello della cultura. Qua si sviluppano due azioni pensate per questo periodo.

«L’obiettivo è mantenere viva l’offerta culturale – afferma l’assessore Brezza. – Si è deciso di portare la cultura direttamente a casa dei cittadini. Questo è stato reso possibile grazie alla televisione locale, con la trasmissione quotidiana di uno spazio dedicato ai corsi dell’Università della terza età. Un’altra grande risorsa è “Radio Quarantenna Verbania”, un progetto “social” che sta riscuotendo enorme successo di ascolti tramite Facebook. Il palinsesto quotidiano propone contenuti che spaziano dal teatro all’arte, dai libri all’informazione, dai videogiochi allo sport. Il tutto è pensato per allietare le giornate a casa e imparare qualcosa di nuovo».

GUARDANDO AL DOMANI

Lo sguardo è rivolto anche al domani. La quinta e ultima azione mira a garantire a Verbania un ruolo importante a livello culturale.

Si spiega così la recente convenzione approvata con la Fondazione Bellonci per una presenza triennale del Premio Strega a Verbania. «Sono davvero orgoglioso di questo traguardo – afferma Brezza. – Negli ultimi due anni il Premio Strega ha fatto tappa nella nostra città, ma ora si lega maggiormente. Significativa è stata anche la collaborazione trovata con la famiglia Borromeo, per portare la cinquina dei finalisti su un’isola del Golfo».

Sempre in questo solco s’inserisce la convenzione stipulata con Lis Lab per ospitare fino al 2024 a Verbania il Festival Cross. Non sfuma, poi, il sogno di diventare capitale italiana della cultura. «A giugno presenteremo il dossier – ricorda Brezza. – Credo che sia giusto ipotizzare che nel 2021 sia Parma a recuperare l’anno perso; noi siamo pronti a concorrere per il 2022».

UN SOGNO CHE VIENE DAL CUORE

Vi è, poi, un sogno. Nasce dal cuore e guarda all’immediatezza dopo la fine dell’emergenza. «Mi piace pensare – spiega l’assessore – ad un evento di forte impatto culturale e sociale che faccia emozionare tutti quanti davanti ad un palcoscenico. Accanto a questo, sarà necessario impegnare tutte le risorse possibili per sostenere la cultura, che avrà un bisogno enorme di risollevarsi».

In attesa del futuro, ora vi è la necessità di pensare al presente. Anche a livello sociale. «Ho scelto di impegnare un giorno della settimana al volontariato – conclude Brezza. – Mi reco a Torino presso l’Unità di crisi regionale e mi metto a disposizione per rispondere al telefono alle domande dei sindaci e degli amministratori che chiedono consigli su come interpretare e attuare le nuove norme».

Francesco Rossi: